sabato 28 dicembre 2013

[Recensione] Una seconda opportunità

Ci sono giornate storte che più storte non si può.
Due settimane fa dovevo andare da Padova a Bergamo: mi sono svegliata alle 5, sono arrivata a Brescia alle 8, e ho scoperto che c'era sciopero. Avrei potuto prendere il pullman per l'aeroporto. Ma era appena passato. E il successivo sarebbe partito due ore dopo.
Per fortuna avevo con me il mio lettore ebook, e ho ingannato l'attesa leggendo Una seconda opportunità, che si è rivelato una lettura veloce e piacevolissima, nonostante non sia esattamente il mio genere.
Conoscete questo libro?

Titolo: Una seconda opportunità
Autrice: Tisifone Samyliak
Editore: Triskell edizioni
Prezzo: € 0,99 (formato ebook)
Pagine: 32

TRAMA 

Sulla sfondo appena accennato di una Roma contemporanea, si dipana la storia d'amore tra Caterina, una studentessa di Architettura allegra e disinvolta, con un leggero senso di inferiorità nei confronti delle altre donne a causa del suo fisico abbondante, ed Andrea, un ragazzo senza radici, bello e inaffidabile, che si guadagna da vivere passando da un contratto a tempo a un altro come cuoco sulle navi da crociera. I due si incontrano una sera in discoteca e quella che doveva essere una semplice nottata di passione evolve in una relazione seria che dura più di anno, fino a quando una mattina Andrea sparisce senza lasciare alcuna traccia di sé. Sconvolta per il modo in cui è finita la loro storia, Caterina si chiude a riccio, isolandosi nell'appartamento in cui avevano convissuto e dedicandosi solo allo studio fino al giorno in cui Andrea torna da lei a chiederle una seconda opportunità.

Ringrazio l'autrice per avermi inviato l'ebook.

Come dicevo, ero bloccata in stazione e mentre Trenord si scusava per il disagio, io mi lasciavo catturare da questa lettura scorrevole e ben caratterizzata. Lo stile dell'autrice è infatti curato, agile, capace di ritrarre con efficacia la forza, il dolore, le reazioni emotive dei personaggi. E' presente qualche scivolone (un "Dannazione!", ad esempio, e la parola "peccaminoso", che ho trovato espressioni un po' antiquate), ma in generale è un racconto che si fa leggere tutto d'un fiato perché è impossibile non identificarsi nella protagonista.
Un po' come una novella Bridget Jones insicura e bisognosa d'affetto, Caterina è dolce e indimenticabile. Intreccia una relazione con Andrea, bello e libertino che, sorpreso da se stesso, si sente catturato dalla fresca e spontanea allegria di lei. Il rapporto tra i due è bollente, e le scene erotiche occupano una parte importante nella vicenda.
Così, mentre gli altoparlanti mi comunicavano che Il treno regionale XXXX per Bergamo è stato cancellato, io leggevo brani di questo tipo:

"Non indossi la biancheria"
[...]
"Odio gli ostacoli inutili" le aveva sussurrato in risposta in un orecchio, agganciando le sue mutandine con un dito e strattonandole con calcolata cattiveria, in una chiara dimostrazione di quanto considerasse utile la sua biancheria.

Ho trovato questa scena, come le altre, piccante, ma per essere veramente eccitante un romanzo erotico, almeno per me, ci vuole più spazio dedicato alle emozioni, ai pensieri, alle sensazioni dei personaggi coinvolti. Che cosa succede lo si sa; che cosa sentono i personaggi è la vera esperienza erotica.

Lo stile comunque è ironico, controllato, malizioso; svela e racconta e farà di certo sentire molto coinvolto chi gradisce questo genere di narrazione. La trama, poi, che si sviluppa in poche pagine con un ritmo sostenuto e intrigante, tiene avvinto il lettore fino all'ultima pagina.


Così, mi sono letta questa storia tutta d'un fiato.
E alla fine sono anche riuscita a prendere il mio pullman. D'altronde, era la mia seconda opportunità.

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