giovedì 30 ottobre 2014

Angelize 2 in libreria!

Stasera passo per un saluto veloce solo per mostrarvi questi due fratellini finalmente insieme.

Io con Angelize e Angelize II

È uscito, infatti, il 22 ottobre, Angelize II - Lucifer (Fabbri editore), secondo e ultimo capitolo di una saga made in Italy davvero interessante, e che mi ha permesso di conoscere quella pazza di la bravissima Aislinn, sia come autrice, sia come persona eccezionale che corrompe i suoi lettori con i biscotti e ama le colazioni al bar.
Se volete sapere qualcosa di più di lei e dei "suoi ragazzi", date un'occhiata alla mia recensione di Angelize (2013), e soprattutto visitate il suo blog.

Io vi saluto, ché devo fuggire.
Ci sentiamo settimana prossima con una piccola sorpresa per voi.
Besos,

mercoledì 29 ottobre 2014

Sogni nuovi e disordinati

– Che cosa farò poi?
– Be', è la parte più bella, direi: ti cercherai un nuovo sogno.
Rapunzel

Sto rincorrendo sogni nuovi e disordinati, e la mia vita si è fatta caotica, instabile, vulcanica. Mi sento in sospeso, in attesa, immersa in un limbo frizzante di possibilità. Vorrei parlarvi di cosa mi aspetta nei prossimi mesi, ma è ancora presto per farlo, perché ci sono ancora incertezze, dubbi, novità non ancora confermate. Quindi taccio, e vivo.
E mentre il mio universo esplode, io cosa faccio? Cambio grafica al blog, scegliendone una semplice che mi aiuti a mettere ordine nei miei pensieri, almeno qui, in questo luogo protetto che è la mia seconda casa, dove posso stare immobile in mezzo alle cose vaganti della mia vita.

A me questa nuova veste elegante piace molto. E a voi?

A presto,

lunedì 27 ottobre 2014

[Pensieri su...] Il giovane favoloso

Incantata dal Giovane favoloso per molti motivi, dalla correttezza e dall'accuratezza della ricostruzione storica e filologica, alla colonna sonora, alle interessanti scelte registiche, alla straordinaria bravura degli attori.

Per quanto riguarda la biografia del grande poeta, ritroviamo gli elementi del Leopardi che tutti abbiamo conosciuto a scuola. L'infanzia che rivela il suo genio precoce e la conseguente sensazione di solitudine, nonostante il profondo affetto dei fratelli; la madre che sembra una cattiva di fiaba; il padre che è un padre-padrone affettuoso e il cui affetto rende più dura e insopportabile la prigionia del figlio in quella Recanati bellissima ma chiusa e sorda nei confronti del mondo; il tormento della malattia; il giudizio cieco dei contemporanei.

Ma c'è anche molto di più. Questa pellicola traccia il ritratto di un Leopardi non solo malinconico e triste, ma appassionato, pieno e bisognoso d'amore, come raramente viene dipinto e come la straordinaria abilità di Elio Germano riesce a portare in vita. Vediamo un Leopardi che vive degli abbracci ricambiati dei fratelli e dell'amore sempre sospirato e mai avuto, vissuto sempre ad occhi chiusi, nello spazio infinito dei propri pensieri.

Amava ad occhi chiusi, senza vedere chi fosse l'amato. Non c'è favola più bella che Amore e Psiche.
Giacomo a Fanny

In questo nastro di riflessioni, che non ha la pretesa di essere una recensione critica e approfondita al film, una menzione speciale la merita però Elio Germano, perché per quel paio d'ore, ed è stato notato da molti, Elio Germano è Leopardi. Intenso negli sguardi, splendido nella recitazione dei propri versi, feroce nello scagliarsi contro gli intellettuali che nei suoi scritti vedevano la malinconia e non la forza, struggente nella tensione tra un desiderio illimitato e la consapevolezza dei propri limiti, Giacomo Leopardi doveva essere proprio così.
Un Giacomo sempre alla finestra, a guardare una Silvia dagli occhi ridenti e fuggitivi, un paesaggio che non lo rispecchia e un mondo che non lo comprende, una luna che è sempre più lontana. Ma che lui non smette di guardare, e di interrogare, perché è la verità, sta nel silenzio della luna, perché se la luna rispondesse, verrebbe meno il senso del nostro essere umani.


lunedì 20 ottobre 2014

Un angelo in giro per l'Italia

Bisogna prendere speciali precauzioni contro la malattia dello scrivere, perché è un male pericoloso e contagioso.
Pietro Abelardo

Ho lasciato il blog in sospeso un po' troppo a lungo (per scrivere, per radunare idee, per dare gli esami della sessione estiva), e durante il periodo di sospensione ho dimenticato di aggiornarvi sull'angelo. Di me diranno che ho ucciso un angelo ha ripreso a girare per l'Italia!

Le prime tappe sono state:
- FantArona (Arona). 27 e 28 settembre, due bellissime, intense giornate dedicate al fantastico. Vi lascio il sito ufficiale, dove potrete farvi un'idea del fitto programma che ha visto scrittori, illustratori e tanti altri artisti; e vi lascio anche la pagina facebook. Iscrivetevi, per restare aggiornati e aspettare l'edizione dell'anno prossimo!
Ecco le foto della tavola rotonda degli autori, dove vedete, da sinistra, Luca Tarenzi, Aislinn, Michela Piazza, la sottoscritta e, ultima a destra, Martina Cilento. Una bella chiacchierata sul nostro rapporto con i personaggi. Eh sì, i personaggi vanno schiavizzati, schiavizzati sempre!

FantArona 2014


- Con la II A dell'Isiss della Valle Seriana (Bergamo). Mi piace sempre incontrare gli studenti: si creano degli spunti interessanti di discussione, non mancano le risate, e a volte si riesce davvero a rendere la letteratura "un male pericoloso e contagioso".
Ringrazio dunque la professoressa Martinelli per avermi invitato, e i ragazzi per la loro attenzione.

Io con gli studenti di II A dell'Isiss della Valle Seriana (BG)
dopo la presentazione del romanzo.
Ora vi saluto, ma vi farò sapere presto le date delle prossime presentazioni del romanzo dell'angelo.
Buon lunedì, e buona settimana da

giovedì 16 ottobre 2014

La fiaba che non ti ho raccontato

Capita, a volte, che saltino fuori dal mio pc delle storie che avevo dimenticato. Di solito, quel che faccio è ignorare di aver creato dei simili abomini, quindi immaginate la mia sorpresa quando, rispolverando l'hard disk, sono incappata nella Fiaba che non ti ho raccontato e non sono stata tentata dal cestinarla immediatamente. Per la prima volta, anziché gettarla nell'oblio, ho pensato: "Perché no?", e ho deciso di pubblicarla.
La fiaba che non ti ho raccontato è una fan fiction che avevo ideato anni fa, prima del romanzo dell'angelo. Le fan fiction, all'epoca, erano un esercizio stilistico utile e divertente per me, e anche questa storia era nata per divertimento, perché avevo voglia di giocare con i personaggi di un mondo che ho sempre amato: il mondo della Disney (da una scrittrice di fiabe cosa vi aspettavate?). Ho deciso di riproporvela un po' revisionata e sistemata, postando un capitolo ogni giovedì sul sito www.efpfanfic.net/.
Vi lascio la trama, sperando che vi incuriosisca.

Il mondo delle fiabe è sconvolto: una Fata malvagia ha il potere di trasformare i Buoni in Cattivi! Belle, Flynn Rider, Ariel, Aladdin, e tanti altri cominceranno un lungo viaggio per trovare la Fata e fermarla. Preparatevi dunque a grandi avventure e a rocamboleschi salvataggi. Ma soprattutto, preparatevi a vedere il lato oscuro dei vostri personaggi disney preferiti.
Curiosi? Cliccate sull'immagine qui sotto per leggere il primo capitolo.

La fiaba che non ti ho raccontato

domenica 12 ottobre 2014

La nostra privata opinione

Vorrei parlare della crisi della lettura in Italia, ma agli sconfortanti dati AIE (trovati sul blog di Loredana Lipperini) voglio rispondere solo con queste parole:
La nostra privata opinione è che il dilettevole sia più utile che l'utile. Noi abbiamo torto certamente, poiché il secolo crede il contrario. Ma infine se [...] v'è ancora di quelli che vogliono leggere per diletto, e per avere dalla letteratura qualche piccola consolazione a grandi calamità, questi tali sottoscrivano alla nostra impresa.
Giacomo Leopardi

Elio Germano in Il giovane miracoloso. Al cinema dal 16 ottobre.

martedì 7 ottobre 2014

Fiabe

Ma i grandi non capiranno mai che questo abbia tanta importanza.
- Il piccolo principe

Come state? Io ci sono e non ci sono, sparisco e ricompaio, mi danno per dispersa e invece sono solo nascosta. E poi, come sempre, scrivo, scrivo, scrivo e leggo molto.
Anche oggi, passo di qui solo per un pensiero rapido su una delle cose che mi è più cara al mondo: la fiaba.

In questi mesi sto approfondendo i miei studi sulla narrativa per ragazzi, poiché l'argomento della mia tesi verterà sugli elementi di fiaba in alcune opere letterarie del '900. Imbattendomi in testi sempre più affascinanti (da Propp a Bettelheim, passando per Calvino, solo per citare i maggiori) mi sono resa conto di quanto sia diffusa la tendenza a trattare la narrativa per l'infanzia come se fosse solamente un'accozzaglia di storie "semplici" o peggio ancora "semplificate". Ma le storie per bambini, e in particolar modo le fiabe, non sono affatto semplici: hanno solamente un linguaggio diverso. Ed è complicato, perché è un codice di interpretazione della realtà che affonda le sue radici là dove i primi uomini hanno iniziato a comprenderla, ai tempi dell'infanzia del mondo.



A presto,