giovedì 12 aprile 2018

Come inviare un manoscritto inedito a una casa editrice


Finalmente hai finito di scrivere il tuo primo romanzo. Dopo infinite stesure, revisioni, e dubbi esistenziali, la prima avventura è conclusa. E ti chiedi: e adesso che cosa me ne faccio?

(Oppure non hai ancora finito di scrivere, ma già stai pensando a come pubblicare. 
Ah, ti ho beccato, furbastro! Ma con te farò i conti in un altro post).


Tornando a noi, oggi parliamo di come contattare un editore.
In quattro semplici mosse.

Dimentica il tuo libro

So che hai già letto, riletto, revisionato il tuo manoscritto fino a odiarlo. Se hai fatto le cose davvero bene, lo hai fatto leggere anche all'amore della tua vita, agli amici, alla tua vecchia maestra elementare (non è una battuta: io l'ho fatto), ai genitori e ai nonni. Ognuno ti ha dato un parere e tu hai saputo distinguere i gusti personali dalle critiche oggettive, hai lasciato perdere i primi e ti sei concentrato sulle seconde.

Molto bene.
Ora, prima di procedere, aspetta ancora un po'. Non troppo: dalle due settimane a un mese, il tempo necessario per "dimenticare" ciò che hai scritto. Quando lo riprenderai in mano, lo vedrai con occhi nuovi e potrai apportare i ritocchi finali, che forse sono minuzie, ma daranno l'impressione di un lavoro curato.


Informati sulle case editrici 


Questo sembra un passo scontato, ma non lo è. Ci sono, ad esempio, autori che vogliono pubblicare con Salani, ma hanno letto solo Harry Potter.

Ogni casa editrice, anche all'interno dello stesso gruppo editoriale, è diversa.
Dunque la prima cosa da fare è leggere molti libri della casa editrice che ti interessa, conoscerli, fare attenzione allo stile degli autori, ai contenuti, al genere. Naturalmente non puoi proporre il tuo se in catalogo c'è qualcosa di troppo simile, e non puoi proporlo neanche se, ad esempio, il tuo romanzo è un giallo e l'editore pubblica solo rosa.

Nel momento in cui hai selezionato le case editrici che fanno per te, consulta i siti di ogni editore e segui con molta attenzione e scrupolosità le indicazioni di invio: non c'è niente di più irritante per un editore che ricevere un romanzo completo quando sul sito è esplicitamente richiesto solo l'incipit.
Se avete dei dubbi o volete leggere l'esperienza di chi ti ha preceduto, puoi confrontarti con altri aspiranti scrittori su siti come Writer's Dream: Lista case editrici

Scrivi la lettera di presentazione



Alcuni editori richiedono la lettera di presentazione o una e-mail di accompagnamento, se la modalità richiesta è l'invio online. Come dicevo, ogni editore è differente, ma ci sono alcuni accorgimenti utili in generale. 
Il primo è, citando un noto giornalista italiano, "meno è meglio". Meglio una lettera breve ed efficace rispetto a un lungo racconto annacquato.
Ok, ma in pratica, che cosa puoi scrivere? Dopo i saluti, presentati con nome e cognome e racconta di te, senza fronzoli ma non in modo troppo informale. Se il tuo libro è in qualche modo legato alla tua attività, scrivilo ("Sono un professore di liceo e, dopo trent'anni di insegnamento, ho visto passare ogni genere di adolescente; da qui l'idea di raccontare il passaggio dall'infanzia all'età adulta con gli occhi di chi è adulto da un pezzo..."); anche in modo ironico ("Sono un'organizzatrice di matrimoni e posso dirlo con certezza: la sposa ha sempre ragione. Per questo il mio romanzo parte proprio dal giorno del matrimonio dei protagonisti, che non va come avevano previsto. Per colpa dello sposo, naturalmente...").
Inoltre, se hai vinto dei premi o dei riconoscimenti, aggiungili ("Con un racconto sono stato finalista al premio X").
Altra cosa importante: meglio non auto-elogiarsi e meglio non cercare di darsi risposte positive da soli. "Il mio romanzo vi piacerà molto", "è la cosa migliore che io abbia scritto", o cose di questo tipo. Piuttosto, è meglio concludere con formule come: "Vi ringrazio per l'attenzione / per il tempo che vorrete dedicarmi / Sperando di aver suscitato la vostra curiosità...", eccetera.
Infine, non dimenticare di aggiungere i tuoi recapiti, e-mail e numero di cellulare, da inserire subito dopo la firma.

Scrivi la sinossi

Molti editori chiedono la sinossi, ma di che si tratta? 
La sinossi è un riassunto interessante della tua opera. Contiene la trama a grandi linee, dall'inizio alla fine, senza entrare troppo nel dettaglio, ma mettendo in evidenza ciò che c'è di più rilevante. Compreso, appunto, il finale.
Anche qui, ci sono alcuni accorgimenti. Meglio che sia proprio come un riassunto, cioè al tempo presente e in terza persona. ("
Se non è specificato quanto deve essere lunga, vale sempre la regola del "meno è meglio": non conviene scrivere più di una pagina.
personaggi vanno presentati in modo conciso ("Fra Cristoforo, uomo di saldi principi e di forte carattere, dedica la propria vita a difendere i deboli e gli oppressi").
La storia va raccontata non in ordine cronologico, ma nell'ordine in cui gli eventi si presentano al lettore. Questo perché l'editore deve, leggendo la sinossi, farsi un'idea di come la trama è sviluppata, di come sono distribuiti eventuali flashback, colpi di scena e rivelazione (introducendoli con frasi come "A questo punto si scopre che...", "Grazie a un flashback sulla sua esperienza nella Seconda Guerra Mondiale, emerge che...", "E in quel momento Darth Vader rivela a Luke di essere suo padre"). 
Insomma, ad esempio, una buona sinossi di un giallo permette all'editore di seguire passo dopo passo come l'autore ha costruito la trama, ha disseminato indizi e infine ha sbrogliato la matassa nella soluzione finale.



Hai fatto tutto.
E adesso?
Be', adesso dimenticati del tuo libro. Di nuovo.
E inizia a scriverne un altro.