mercoledì 10 dicembre 2014

Quando si incontra un angelo #2
La signora della foresta


Buongiorno, cari lettori!
Come vi avevo annunciato in questo post, quando viene dicembre... si può incontrare un angelo. Ecco infatti una mini-rubrica adatta sia a chi conosce sia a chi non conosce ancora il mio romanzo d'esordio, edito l'anno scorso da Rizzoli.
"Quando si incontra un angelo" sarà composta da sei brevi post in cui approfondirò (senza spoiler!) i personaggi principali del libro, aggiungendo citazioni, curiosità e... gli attori che potrebbero prestar loro i volti.

La prima tappa ha visto protagonista Aurora.
Eccoci dunque al secondo incontro...

LA SIGNORA DELLA FORESTA


Judi Dench è la Signora
In una casetta che sembra uscita da una fiaba, vive la signora della foresta. Non saprete mai il suo nome, la sua età, il colore dei suoi occhi. Saprete che ama scrivere, e che da anni è ferma al Capitolo 8 di un romanzo che non vuole saperne di andare avanti. La scrittura, per lei, è bellezza e tormento. È l'ultimo atto di una donna che crede di non avere più nulla da perdere. Eppure, è un atto che non riesce a compiere.

Non è difficile capire da dove sia nato questo personaggio: dalle viscere dei sogni più tormentati di ogni scrittore; dal terrore della pagina bianca e dalla bellezza del rumore di una penna che scivola sulla carta.

Proprio mentre è alla finestra, intenta nella scrittura, la signora vede una luce che illumina il cielo.
È una stella cadente.
È l'angelo della nostra storia che, nei primi capitoli del romanzo, precipita nel mondo e si ritrova nel bosco, solo e sperduto.
La signora della foresta lo accoglierà, si prenderà cura di lui. E, come una madre, gli insegnerà qualcosa sulla vita.

«La vita è fumo, la vita è cenere. E l’unico modo per vivere è lasciare che entri, che penetri fino in fondo, lasciare che ti annerisca i polmoni. Ed è per questo che ti fa così paura, angelo candido: perché vivere significa inquinare se stessi. Ed è per questo che ti affascina tanto: perché la vita, proprio nell’istante in cui si consuma più intensamente, prende, nell’aria, una bella forma.»
Dal romanzo Di me diranno che ho ucciso un angelo, Rizzoli, pp. 43-44.

***

E voi cosa ne pensate? Aspetto i vostri commenti!


Intanto vi lascio le
date delle prossime tappe di questa mini-rubrica:

14 dicembre - Sera
16 dicembre - Argento
18 dicembre - Il frate
22 dicembre - L'angelo senza nome



2 commenti:

  1. Si è vero, la vita che entra ti annerisce, ma il solo fatto che lo fa ti stimola a schiarire quel nero. Un'altra cosa vera è che i personaggi di ogni romanzo potrebbero assumere la forma di persone reali che ti hanno lasciato emozioni e immagini terse di loro. Succede a me ogni volta che leggo o che scrivo. Tu, Gisella, è come se mi avessi letto nel pensiero più e più volte! E per questo ti mando un bacio. Ciaooo

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    1. Grazie per il bellissimo commento, Ali di seta. La nostra sintonia ha qualcosa di sorprendente! Spero di leggerti di nuovo. :)
      Un abbraccio!

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