Buongiorno, Lettori vaganti!
Oggi vi parlo di un libro che forse ha qualche difetto, ma che, con il suo stile limpido e intenso, è riuscito a commuovermi e coinvolgermi come pochi romanzi d'esordio sono riusciti a fare.
Quel che rimane tra i suoni della luce mattutina e i sospiri
delle stelle è sempre la stessa cosa, Riccardo. Si chiama buio.
Eclissi, di Francesco Mastinu
Lettere
Animate (2012)
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TRAMA
L’Eclissi è il buio, il mare silenzioso del dolore. Riccardo sa che si tratta del suo stato di sopravvivenza, per ovviare a quei ricordi che non osa riportare alla luce, ma a cui non può sfuggire.
Italia, giorni nostri:
Riccardo e Alessandro, un incontro che si trasforma in un colpo di fulmine.
In un resoconto che dura dieci anni, Riccardo ripercorre la loro vita insieme, dall’innamoramento alla convivenza e ai compromessi dell’età adulta. Fra contrasti, l’assenza e il desiderio di riscatto, la loro storia verrà messa a dura prova.
Un percorso doloroso e toccante, nel quale Riccardo dovrà fare i conti con le illusioni e le scelte compiute, in un passato dove l’amore, a volte, rimane l’unica via possibile, ma che da sola non può bastare.
Un ritratto accorato, che ci insegna cosa significhi per due persone, ancora oggi, amarsi senza avere tutela del loro legame.
Riccardo e Alessandro, un incontro che si trasforma in un colpo di fulmine.
In un resoconto che dura dieci anni, Riccardo ripercorre la loro vita insieme, dall’innamoramento alla convivenza e ai compromessi dell’età adulta. Fra contrasti, l’assenza e il desiderio di riscatto, la loro storia verrà messa a dura prova.
Un percorso doloroso e toccante, nel quale Riccardo dovrà fare i conti con le illusioni e le scelte compiute, in un passato dove l’amore, a volte, rimane l’unica via possibile, ma che da sola non può bastare.
Un ritratto accorato, che ci insegna cosa significhi per due persone, ancora oggi, amarsi senza avere tutela del loro legame.
Riccardo e Alessandro si conoscono, si innamorano
a prima vista, e da quel momento lottano per affermare il loro amore di fronte agli occhi della società italiana,
ancora chiusa e ostile, ancora convinta che l’omosessualità sia una “malattia” da
curare.
Alessandro è bello, affascinante e ha un lavoro
stabile, mentre Riccardo, il protagonista, è più giovane, dolce, sensibile,
intenso e appassionato in ogni cosa, in ogni gesto. Forse fin troppo e in alcuni momenti si sente la necessità di un controcanto ironico per alleggerire l’insostenibile pesantezza
dell’essere di Riccardo. Tale pesantezza è, tuttavia, giustificata, fino
a un certo punto, dai vari drammi che agitano il personaggio, e da uno più di
tutti:
Quello di amare un uomo con tutto me stesso
e nel contempo sentire di dover ottenere il perdono della mia famiglia proprio
per questo.
Ma Eclissi non è solo la storia di un amore
tra due uomini con tutte le difficoltà che essa comporta nella società italiana: Eclissi è un romanzo che narra la forza e le contraddizioni di un
amore che attraversa il tempo. L’atmosfera che, leggendo, si respira tra le
pagine è di continuo incanto per un sentimento che continua, cresce, ha dei
periodi difficili ma continua comunque, contro ogni aspettativa e al tempo
stesso con la sorprendente naturalezza di tutte le cose belle. Questa
bellezza è resa palpabile dallo stile di Francesco Mastinu: una scrittura
emozionata ed emozionante.
Il presente diveniva futuro, un abbraccio in cui scivolammo appagandoci finché il giorno non si tramutò in una notte d’inverno.
C’è da
dire, però, che lo stile, volutamente
essenziale, non è sempre efficace: la brevità delle frasi crea un ritmo
veloce e momenti molto intensi, ma alcune espressioni tendono a ripetersi: diverse volte Riccardo è “distrutto”, o “ferito”, senza che si vada oltre a un paio di
aggettivi spesso simili o uguali. Lo scrittore, insomma, accarezza
la superficie dei sentimenti, sfiora il loro cuore, ma l’io profondo dei
personaggi rimane nel non detto, nel silenzio che stringe i loro abbracci. Una
scelta stilistica certamente voluta, ma forse, in un romanzo così incentrato
sull’emotività dei personaggi, sarebbe stato necessario toccare il fondo dei loro
pensieri, non restare sul vago, sui “Ti amo” detti a fior di labbra, per quanto
siano belli.
Un altro elemento di disarmonia è dato dai dialoghi, i quali, soprattutto in bocca ai genitori di Riccardo, possono risultare
artificiosi, teatrali, come se ripetessero un copione imparato a memoria.
«Mio figlio non è così!»
«Tu non lo rivedrai più!»
A parte queste note stonate, il romanzo è, in
genere, equilibrato, realistico e al tempo stesso poetico. Come un sogno
lucido.
Il ritmo è scorrevole (soprattutto da metà in
avanti) e l’attenzione del lettore è mantenuta viva da un sapiente incastro tra il passato e il presente di Riccardo, e dall’uso
alternato tra la prima, la seconda e, più raramente, la terza persona. Particolarmente efficace il cambio di persona
nel momento in cui si narra del dolore di Riccardo: si passa dalla prima alla
seconda, come se il dolore creasse uno
straniamento che induce il protagonista a vedersi dall’esterno.
In questa girandola di emozioni, gli eventi trascinano
il lettore verso un finale inaspettato e commovente, che può strappare più di
una lacrima. Ma è un finale d’ombra che,
tuttavia, non eclissa la luce.
In
conclusione, l’opera di Francesco Mastinu non è priva di difetti, come
spesso accade con i romanzi d’esordio, ma
sono visibili i tratti di una sapienza narrativa (nella costruzione dell’intreccio,
e in alcune splendide frasi che, come piccole perle, si incastrano tra le pagine) non comune agli esordienti e che si
svilupperà – ne sono certa – nelle sue opere future.
Bella la copertina, ma per il resto non mi attira!!
RispondiEliminaCiao, Ilenia! Sì, sulla copertina siamo d'accordo. ;D
RispondiEliminaA me invece attira tantissimo!! Lo appena segnato nella mia WL perchè a volte ho proprio bisogno di leggere libri del genere!!!
RispondiEliminaE poi sono sempre curiosa di leggere romanzi di esordienti perchè magari saranno i grandi scrittori di domani!!! :)))
Bella recensione!
Ciao, sono un nuovo follower! :)
RispondiEliminaGli esordienti, a mio parere, devono avere il loro spazio, quindi questo lo aggiungo alla wishlist! ;)
A presto!
PS: Ho preso il tuo banner e l'ho messo sul mio blog: http://libri-ehr.blogspot.it/
puoi prendere anche il mio, se ti va ;)
Grazie, Giovanna! La penso allo stesso modo sugli esordienti (ma forse sono un po' di parte! XP). Comunque sono contenta che la recensione ti sia piaciuta e aspetto di leggere anche il tuo parere!
RispondiElimina@Ehrnaider: benvenuto nel blog!
La copertina è favolosa.. non mi sembra centri mpltissimo con la trama ma comunque bella! Io non ho ancora deciso se acquistarlo o no, dopo la tua recensione ho ancora più dubbi!! ;)
RispondiElimina