mercoledì 21 agosto 2013

Silenzio


Basta parole.
Non una parola sui nostri sentimenti, perché solo due sguardi che si intrappolano nel buio hanno valore di verità.
Non una parola su noi stessi, perché le parole gonfiano l'ego e disperdono l'essenza.
Non una parola su ciò che viviamo, perché le esperienze che cambiano la vita fanno trattenere il fiato e dimenticare di parlare.
Basta parole.

Silenzio.
Silenzio nella mia testa e nei miei sospiri.
Silenzio nelle passeggiate, nelle corse, lungo i ciottoli delle mie strade, sotto la pioggia, davanti al mare, sull'orlo di tutti i tramonti, negli anni, nei giorni, nelle nostre vite di rumore.
Silenzio.

domenica 18 agosto 2013

Di me diranno che ho ucciso un angelo#5 Recensione di "I libri ci salvano"

In questa rubrica vi segnalerò di volta in volta le recensioni che il mio romanzo ha ricevuto, postando qui poche frasi significative, e rimandando ai rispettivi blog o siti per la recensione completa.

Oggi ringrazio Sara di I libri ci salvano

"Tra queste pagine, ho trovato una sorta di lenzuolo avvolgente, una carezza che mi ha turbata in alcuni momenti, e protetta dalla violenza dei tuoni, in molti altri."


Per la recensione completa, cliccate sul banner sottostante.


I libri ci salvano

giovedì 15 agosto 2013

Vincitrice del Giveaway#1 e saluti estivi

Vi saluto, cari follower! Non smetterò di postare pensieri vaganti e deliri casuali, ma le recensioni saranno sospese fino a metà settembre. Mi prenderò una decina di giorni per leggere tutti i libri in arretrato per la tesi, dopodiché volerò in vacanza, finita la quale tornerò a lavorare alla tesi.

Non vi annoio con ulteriori dettagli, e passo ad annunciarvi il vincitore di una copia di The Vincent Brothers.


a Rafflecopter giveaway


Complimenti, Valentina!
p.s.: controlla la posta elettronica. ;)

Bene, qui ho finito.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti. Buon ferragosto a tutti!
Alla prossima ;)

venerdì 9 agosto 2013

Che cosa resta?

Ho letto un'intervista con Frank Sinatra, in cui diceva parlando di Judie Garland: ogni volta che canta, muore un po'. Ecco quanto dava di sé. E vale anche per gli scrittori, che sperano di creare qualcosa di eterno. Anche loro muoiono un po' scrivendo. E poi il libro esce e ti organizzano una festa, magari ti danno un premio, ed è allora che arriva la domanda, inevitabile e molto americana: be’, e adesso? Be’, e adesso le cose possono essere dure, perché ora sai quanto le pagherai.

Che cosa resta, quando si realizza un sogno?
Tanti altri sogni da cogliere a piene mani, dice qualcuno.

Ma i sogni non sono a portata di mano,
sono chiari e sfuggenti come lacrime non trattenute.

Che cosa resta, quando si realizza un sogno?
Polvere di stelle da buttare nel vuoto.
Gisella Laterza
(Agave)

giovedì 8 agosto 2013

[Recensione] Red Carpet, di Giorgia Penzo

Red Carpet, di Giorgia Penzo
GDS (2013)
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.




Dopo che l'onda lunga dell'effetto Twilight ci ha sommerso con storie tutte uguali, si può ancora parlare di vampiri senza far venire la nausea al lettore?
Giorgia Penzo ci dimostra che sì, si può fare. E, anche con un tema così abusato, si può essere originali.

I vampiri di Red Carpet, infatti, sono molto diversi da quelli che popolano alcune tremende storie per adolescenti-con-tempeste-ormonali-in-corso. Tanto per cominciare, i vampiri di Giorgia Penzo non "indossano" una ridicola pelle sberluccicante, ma vestono Gucci e Armani. Non bevono sangue animale o ambigue compresse ematiche, ma sono predatori pericolosi che vanno a caccia per soddisfare la propria sete. E non si nascondono nell'ombra senza che nessuno sappia della loro esistenza. Anzi, la storia è ambientata in un presente alternativo dove i vampiri sono al vertice della società. E il vampirismo, che qui non è una maledizione ma una malattia con tanto di spiegazione scientifica, è un dono che solo i milionari possono permettersi: il prezzo dell'immortalità è piuttosto alto, e non consiste solamente nel non poter più vedere la luce del sole.

E qui veniamo alla nostra protagonista, Elizabeth Scott.
Elizabeth, detta Lise, è un brillante avvocato che lavora per la Immortality Awaits, una ditta che si occupa di... vampirizzare gentiluomini milionari su richiesta. L'operazione è possibile grazie al sangue di Ryan J. Costant, vampiro affascinante e pluricentenario, il quale ha assunto Elizabeth per farsi mettere al sicuro da tutti i pasticci legali che possono capitare se il neo-vampiro non è poi così contento della propria nuova condizione.
Ed Elizabeth, insieme al resto dello staff dell'Immortality Awaits, sa far bene il suo lavoro. Perché? Forse, in fondo, perché è cinica, spietata e deliziosamente irritante come i vampiri per i quali lavora.

Elizabeth Scott è una protagonista fuori dagli schemi, una donna in carriera dalla camminata decisa e dalle idee chiare, anche se non proprio pulite come un completo Armani fresco di sartoria. Lise è, in effetti, manipolatrice fino a essere senza scrupoli e, naturalmente, essendo un ricco avvocato, può permettersi di avere un vizio costoso: la moda.

La storia è narrata da lei in prima persona, e tra una trasformazione in vampiro e un cocktail party, il lettore è divertito dall'ironia di Elizabeth, che (salvo alcuni momenti in cui è in effetti eccessiva e un po' fuori luogo), rende frizzante la narrazione.
Probabilmente a Ryan sarebbe preso un infarto nel vedermi con la mia tenuta nuova.
Ma, dopotutto, non sarebbe certo morto per questo. 

Certo, Elizabeth è una donna in carriera all'apparenza forte e sicura di sé, che intende mantenere un atteggiamento professionale, ma ha una personalità complicata, forte e indifesa contemporaneamente. Anche Lise ha delle debolezze. Anche per lei, tanto per dirne una, è difficile resistere al fascino di un vampiro.

Ed Elizabeth ne ha a disposizione ben due.

Uno, l'affascinante Ryan J. Costant, il suo capo. All'apparenza freddo, distaccato e persino annoiato di fronte agli effimeri problemucci dei comuni mortali, anche Ryan in realtà nasconde un lato istintivo, da predatore.

L'altro vampiro con cui Elizabeth ha a che fare, questa volta suo malgrado, è Adam, impulsivo e sfacciato seduttore, che, nonostante tutte le arie che si dà, ha bisogno di Ryan ed Elizabeth e finirà per trascinarli in un'avventura pericolosa, un gioco che potrebbe far decollare la carriera del nostro brillante avvocato, oppure porre fine alla sua vita.

In conclusione, il romanzo d'esordio di Giorgia Penzo è un libro da non perdere, perché unisce un'ambientazione originale e personaggi (sia principali che secondari) altrettanto fuori dal comune, disseminati lungo il romanzo ma concentrati soprattutto nel gran finale (dove, veramente, spalancherete la bocca per lo stupore!).


Certo, Red Carpet non è un esordio privo di difetti, anche se lievi: soprattutto all'inizio è presente, anche se non ostacola la lettura, qualche errore, non si sa se di battitura o veri e propri errori grammaticali. E la trama non ha un ritmo sempre incalzante, ma a volte le divagazioni della protagonista stemperano l'adrenalina e riducono la tensione.
E' comunque un romanzo interessante, per la vasta gamma di sentimenti umani che vengono rappresentati in tutta la loro complessità, per i protagonisti forti e fragili, per l'ambientazione cinica e poetica al tempo stesso.

E', insomma, un romanzo che si legge d'un fiato.
E che vi terrà svegli la notte.


Nota: le immagini inserite sono quelle utilizzate dall'autrice sul suo blog Giorgia Penzo per i personaggi del romanzo. 

lunedì 5 agosto 2013

[Segnalazione] La luna d'argento, di Giordana Ungaro

Nota dell'autrice
La luna d’argento è un mistery-horror ambientato nei boschi del Trentino Alto-Adige, una storia semplice, avvincente e ricca di colpi di scena, nonché allegoria di una trasformazione esteriore quanto interiore della giovane protagonista, un mutamento che la  condurrà pian piano alla consapevolezza e all’accettazione di un lato di sé tanto nuovo quanto sconosciuto.

TRAMA

La vita nella cittadina di Caldonazzo, un tranquillo paesino incuneato tra le montagne, viene sconvolta da misteriose e truci morti  forse opera animali selvatici.  Il modo in cui vengono dilaniati i corpi lascia perplesse le forze dell’ordine che cercano di far luce sulla vicenda via via più oscura e surreale. Saranno invece un gruppo di ragazzi a trovarsi coinvolti, finendo così per far parte di quella realtà, a scoprire cosa si cela dietro tutto quello e sarà soprattutto l’estate di Susy e di suo fratello Nicolò a venirne sconvolta, drasticamente segnata dal vortice degli eventi e dall’incontro con Andy e Petra. La giovane vita di Susy, una ventenne ribelle di buona famiglia, cambierà per sempre trascinando con sé le persone che le stanno vicine in una pericolosa avventura che farà scoprire loro una natura selvaggia e sconosciuta fino a quel momento al di là di ogni razionale immaginazione.


INFO

Il romanzo è ordinabile in tutte le librerie, o acquistabile direttamente su internet su uno dei seguenti store online:


Ulteriori informazioni sulla pagina facebook ufficiale del romanzo:


L'AUTRICE

Giordana Ungaro è nata a Venezia il 30 luglio 1979. Fin da piccola spiccava in lei la passione per i libri che leggeva avidamente attingendo per lo più dalla ben fornita biblioteca della madre, anche lei assidua lettrice; è dotata inoltre di un innato talento per il disegno, eredità del nonno paterno noto fumettista disneyano, che la porta a iscriversi ad una scuola artistica di Venezia diplomandosi con ottimi voti.
Finita la scuola per sette anni lavora come decoratrice del vetro di murano in un piccolo laboratorio.
Fin da bambina, oltre il disegno, la scrittura e la lettura ha un'altra grande passione: i cavalli. Cresce frequentando la scuola di equitazione e praticando quello sport a livello agonistico con un discreto successo regionale nelle competizioni di salto ad ostacoli. 
Ora vive a Spinea con il suo piccolo cane Lucky, segue e pratica la filosofia buddhista e lavora come commessa part-time in un negozio del centro storico di Venezia coltivando il sogno di divenire un'affermata scrittrice.

venerdì 2 agosto 2013

[Recensione]The Vincent Brothers, di Abbi Glines

Dopo essermi fatta tutte quelle risate leggendo The Vincent Boys (recensione qui: TheVincentBoys), non potevo fare altro che procurarmi il seguito.


TRAMA

Sawyer ha il cuore a pezzi. La sua ragazza, Ashton, con cui è stato per tre anni, si è messa con il suo migliore amico Beau. In più è venuto alla luce un indicibile segreto familiare sconvolgendo gli equilibri. E a complicare le cose, arriva in città Lana, la cugina di Ashton. Lei avrebbe desiderato avere non solo gli ottimi voti della cugina, il suo corpo perfetto, la sua popolarità...
ma anche il suo ragazzo. Da sempre innamorata di Sawyer, la ragazza acqua e sapone di un tempo è ora sempre più audace e provocante. E bella da lasciare senza respiro. Sawyer cerca la sua compagnia per far ingelosire Ashton, ma grazie a questo gioco stuzzicante scopre in Lana un'esplosiva sensualità e un'inaspettata sintonia... Riuscirà lei a far dimenticare al ragazzo perfetto la sua prima fiamma? E Ashton e Beau potranno finalmente costruire una vita insieme? L'estate prima dell'inizio del college è destinata a diventare la più emozionante e calda stagione della loro vita.




È l’estate dopo il diploma e prima del college, quel momento della vita in cui sembra che tutto sia possibile. Anche cambiare se stessi.

Ricordate Sawyer in The Vincent Boys? Ecco, dimenticatelo: dimenticate, insomma, il dolce fidanzatino perfetto.
Dato che – si sa – la perfezione annoia, per diventare protagonista di The Vincent Brothers, Sawyer ha dovuto cambiare carattere (da dolce e premuroso a meschino e calcolatore) e ha dovuto abbassare il proprio lessico… diventando, nei momenti di maggiore intimità, una versione edulcorata di Beau (il cui fraseggio fantasioso è, comunque, tuttora imbattuto).

«“Porca puttana”, Sawyer inspirò talmente forte che mi venne la pelle d’oca.
[…] “Cazzo…”, sibilò Sawyer tra i denti.»

Eccetera eccetera.

Nel frattempo, un altro personaggio fa emergere il proprio Mr. Hyde: Lana, cugina di Ash, diventa una femme fatale, un “sogno erotico in carne e ossa” (questa la romantica definizione di Sawyer)  che metterà a dura prova l’autocontrollo di S.


C’è, però, da dire che questi cambiamenti caratteriali, pur essendo un po’ repentini, non sono lasciati ingiustificati dall’autrice. Anzi, Sawyer e Lana conservano dei tratti di com’erano un tempo, e questo, a parer mio, rende i due protagonisti più umani. Mentre Ash soffriva chiaramente di schizofrenia, Lana è sì un personaggio che ha delle insicurezze e delle indecisioni, ma presentate in modo credibile. È, si può dire, il personaggio migliore, che attira maggiormente le simpatie del lettore, per la sua dedizione non ricambiata, almeno all’inizio, per Sawyer, e soprattutto per la sua difficile storia familiare.

«Sin da quando ero piccola avevo sempre fatto finta che la doccia potesse eliminare tutta la paura e la sofferenza di quando sentivo i miei genitori litigare.»