"Il contrario dell'amore non è l'odio. È l'indifferenza."
(Luca Tarenzi, God breaker)
Ciò che il saggio Luca dice su odio, amore e indifferenza si potrebbe applicare anche ai commenti di lit-blogger e utenti di Goodreads: il contrario di una recensione positiva non è una recensione negativa. È il silenzio.
Vi lancio questa provocazione.
Qual è lo scopo dell'esprimere l'apprezzamento nei confronti di un romanzo? Attivare il passaparola.
Qual è lo scopo dell'esprimere un totale disappunto nei confronti di un'opera o un autore? Far sì che nessuno lo legga. Ma spesso una stroncatura è uno strumento di promozione (involontaria) più efficace di una lode indiscriminata.
Oscar Wilde |
Basti pensare che alcuni più grandi successi editoriali degli ultimi dieci anni (da Dan Brown a Stephenie Meyer passando per E.L. James) sono nati anche perché la gente si è accapigliata bisticciando attorno a un importante quesito: "La gente è stupida perché legge questi libri, o sono io il solo idiota a non averli ancora letti?"
Inoltre, non conoscete il motto: "Non importa come se ne parla, basta che se ne parli"? Questo è il principio per il quale gli editori inviano gratis i romanzi ai blogger: non importa se le recensioni saranno positive o negative. Importa che ci siano. Come disse il vecchio Oscar Wilde:
"C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé:
il non far parlare di
sé."
Non prendetelo d'assalto sfoderando l'ardente spada della recensione negativa, ma usate il sottile, letale veleno del silenzio. Lo farete strisciare via nell'ombra e nessuno potrà nemmeno udire i suoi ultimi rantoli di agonia.
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