venerdì 7 novembre 2014

Gisella significa "freccia"


Mi sono resa conto che tra queste pagine virtuali parlo sempre di libri, di pensieri vaganti, di poesia e musica, e mai di me. Vi chiedete chi si nasconda dietro il nome Agave? Leggete qui, se siete curiosi.


Una persona saggia una volta mi disse che per conoscere qualcuno bisogna iniziare chiedendo: perché ti hanno dato il nome che porti?
Io sono stata chiamata Gisella perché Gisella significa "freccia", e mamma e papà all'epoca avevano letto la splendida poesia di Kahlil Gibran secondo la quale i genitori sono archi che scagliano i figli verso il domani.

E forse è così che mi sento io: proiettata lontano; sospesa in una vita vagante che è sempre al futuro; incredula e affascinata dal presente quando riesco ad afferrarlo.
Di positivo c'è che vivo più di sogni che di ricordi.

Di cosa altro vivo?
Delle persone che amo. E delle cose che amo.
Amo ad esempio leggere sorseggiando tè alla vaniglia. Leggo di tutto, senza distinzioni di genere, ma sono certa che il senso della vita si trovi solo nelle fiabe.
Amo scrivere e lo faccio perché mi piace, e perché non posso farne a meno.
E poi... e poi amo viaggiare, ma solo con quelle persone che mi fanno sentire a casa. Amo ridere e andare alle feste, ballare fino all'alba, ma amo anche stare da sola per tutto il giorno.

Mi affascina la pioggia, e i tramonti non mi mettono tristezza ma solo una grande voglia di imparare a dipingere.
I gattini mi fanno venire voglia di coccole, e i pinguini mi fanno molto ridere. Devo confessare che ci sono notti in cui mi sento un cigno, ma di giorno mi sento sempre un pinguino, e ne sono molto fiera.

La mia storia?
No, non vi racconterò la mia infanzia. Accontentatevi di sapere che ho ventitré anni, ho lasciato la mia casetta per iniziare l'Università e l'anno scorso mi sono laureata con lode in Lettere moderne. Ora continuo a studiare e continuo a condividere un vecchio appartamento a Pavia con altre tre ragazze pazze. Attualmente non sappiamo se noi quattro somigliamo di più alle protagoniste di Sex and the City o alle Tartarughe ninja, ma qui, tra tè alla vaniglia, feste universitarie, scenate epiche e confidenze inconfessabili, ci divertiamo parecchio.

Ecco qua, questa sono io, più o meno. C'è ancora così tanto da dire, ma se per iniziare a conoscere una persona bisogna chiederle il motivo del suo nome, per conoscerla davvero bisogna chiederle il motivo del suo soprannome. E quello, per ora, è un segreto.


A rileggerci,

5 commenti:

  1. Bellissimo post, Gisella.
    Adoro conoscere meglio le persone.
    :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Mik! Mi è sembrata una cosa giusta. Ci leggiamo sempre, ma ci sono poche cose che sappiamo di noi... Si cerca di rimediare! ;)
      Mi ha fatto piacere il tuo commento. A presto!

      Elimina
  2. Ti abbraccio, punto.
    E viva il tè alla vaniglia! Non sapevo che condividessi con me e Melissa questa passione ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *adora gli abbracci*
      Ti abbraccio anche io, sì sì! E poi... noi ci si vede settimana prossima! ;)
      Eh già, il tè alla vaniglia è una cosa bella che mi ha fatto scoprire una delle mie coinquiline (e mi aveva colpito ritrovarlo nel tuo libro!). Non si può farne a meno! :D

      Elimina