"D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà a una tua domanda."
ma la risposta che dà a una tua domanda."
(I. Calvino, Le città invisibili)
A Stoccolma ho trovato le risposte nelle canzoni cantate in tante lingue diverse; nelle feste del Caffè Bojan; nell'aurora boreale, così bella e inquietante; nelle partite di hockey; nella zuppa calda regalata da un barista impietosito; nella neve che copre ogni cosa; nella primavera che arriva lenta e tanto desiderata; negli alberi con cui abbiamo fatto lunghe e intense chiacchierate; nelle porte automatiche che si aprono solo perché usiamo la Forza; negli occhi del mio Pirata quando, dopo tante settimane, ci ritroviamo.
Di certo la risposta non è mai in fondo a un bicchierino di shot, ma a volte è nascosta per strada. Se vuoi averla, basta perderti con un amico per le vie della città e vedere il sole che, alle tre del mattino, comincia a salire.
Di Stoccolma ricorderò i palazzi bellissimi di Östermalm, i coniglietti di Vasastan, i ciliegi di Kungsträdgården, e la città invisibile che solo io ho vissuto.
Di Stoccolma ricorderò soprattutto le persone che ho incontrato.
Di Stoccolma ricorderò soprattutto le persone che ho incontrato.
Quando, oggi, lascerò la mia Stoccolma, ho delle risposte da portare a casa.
Le domande restano un segreto.
*Hugs*
RispondiEliminaCon questo post mi hai fatto vedere un frammento della città invisibile che solo tu hai vissuto :)
RispondiEliminaSi sente tanta nostalgia, buon ritorno Gisella!