tag:blogger.com,1999:blog-5323451375475134692024-03-14T08:20:49.722+01:00Diario di una scribacchina"Ognuno legge nell'altro la sua storia non scritta" (Calvino)Alessio Anesahttp://www.blogger.com/profile/01631563309948729750noreply@blogger.comBlogger213125tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-12189676098785184112018-10-01T12:47:00.000+02:002019-02-17T18:12:53.951+01:00Vuoi lavorare con me? Vai al nuovo sito!<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buongiorno a tutti! <i>La Signora dei Gomitoli</i> ha riscosso un successo che non immaginavo e, da quando il libro è uscito, sono spesso impegnata in <b>presentazioni e laboratori di scrittura creativa</b> in tutta Italia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da diversi mesi, inoltre, <b>scrivo libri su commissione</b>: si tratta di nuove raccolte di fiabe, ma anche di biografie, un genere che unisce due mie grandi passioni, la narrativa e il giornalismo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, per organizzarci in modo semplice, ho aperto un nuovo sito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Se sei un'insegnante </b></div>
<div style="text-align: center;">
e vuoi ospitarmi una mattinata a scuola</div>
<div style="text-align: center;">
per chiacchierare di scrittura e lettura con i bambini o i ragazzi,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Se sei un imprenditore </b></div>
<div style="text-align: center;">
che vuole raccontare la propria vita e la propria azienda</div>
<div style="text-align: center;">
in modo personale e accattivante,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Se sei un sindaco </b></div>
<div style="text-align: center;">
che vuole raccontare la propria città,</div>
<div style="text-align: center;">
le persone e i luoghi che racchiudono ricordi e storie,</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
contattami qui:</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
<b><span style="color: #e06666;"><a href="http://gisellalaterza.blogspot.com/">http://gisellalaterza.blogspot.com</a></span></b></h3>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
Ti aspetto!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-30251910302160358242018-09-30T16:34:00.002+02:002021-01-28T20:34:19.579+01:00Libri scritti su commissione<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="text-align: justify;">La maggior parte del mio mestiere consistere nella scrittura di libri su commissione. A volte trasformo le idee dei committenti in storie, altre creo favole e racconti a partire dai laboratori che conduco nelle scuole primarie e secondarie.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni libro è unico e, come il lavoro di un sarto, è realizzato su misura. E, a suo modo, contiene qualcosa del committente e qualcosa di me.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco i lavori più recenti:</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><b>La favola dell'Atalanta</b></div><div style="text-align: center;"><b>pubblicata sul "Corriere della Sera" (26 ottobre 2020)</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: center;"><a href="https://i.imgur.com/CCOpGkZ.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="319" data-original-width="228" height="320" src="https://i.imgur.com/CCOpGkZ.jpg" width="218" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Ocio ai piocc - Attenzione ai pidocchi</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(2019)</b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Fantasmi e indovinelli, bambini e pidocchi. Una favola moderna da percorrere a piccoli passi, alla ricerca delle strade più belle e delle fontane più misteriose di Bergamo Alta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il libro è stato pubblicato in occasione della <i>Fiera dei Librai di Bergamo (2019)</i> ed è arrivato secondo nella classifica dei più venduti.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YXA_Q-ccglE/XQDBKT_aRYI/AAAAAAAAA7s/-x8nh2B2H3I0K8uZbsGEJ4zKw-HYrwe6gCLcBGAs/s1600/copertina%2Bocchio%2Bai%2Bpidocchi%2Bper%2Bsito.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1133" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-YXA_Q-ccglE/XQDBKT_aRYI/AAAAAAAAA7s/-x8nh2B2H3I0K8uZbsGEJ4zKw-HYrwe6gCLcBGAs/s320/copertina%2Bocchio%2Bai%2Bpidocchi%2Bper%2Bsito.jpg" width="226" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Tante storie, la nostra storia.</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(2019)</b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il libro racconta la storia di un paese attraverso le memorie di chi l'ha vissuto. Come era la vita contadina, come le case, le strade. Dove andavano a scuola i nostri nonni? Un viaggio attraverso il tempo e i ricordi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Libro pubblicato dal Comune di Lurano (Bergamo).</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.imgur.com/3AH1kgD.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="319" data-original-width="228" src="https://i.imgur.com/3AH1kgD.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>C'era una volta Lurano </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(2018)</b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le dieci fiabe originali, scritte appositamente per questa raccolta, raccontano la storia di Lurano dal punto di vista dei bambini. Le storie sono state ispirate dai particolari della vita quotidiana emersi grazie a interviste mirate agli abitanti del paese, e sono illustrate dai bambini della scuola primaria. Libro pubblicato dal Comune di Lurano (Bergamo).</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p026ffe68kk/XKdmCuk_9GI/AAAAAAAAA7I/XlWFnxLKewUF6H7UfIX87lF-7PPmajiJwCLcBGAs/s1600/C%2527era%2Buna%2Bvolta%2BLurano.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="802" data-original-width="616" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-p026ffe68kk/XKdmCuk_9GI/AAAAAAAAA7I/XlWFnxLKewUF6H7UfIX87lF-7PPmajiJwCLcBGAs/s320/C%2527era%2Buna%2Bvolta%2BLurano.jpeg" width="245" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>C'era una volta Grumello Del Monte </b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(2018)</b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La raccolta riunisce le fiabe inventate dai ragazzi nel corso di un laboratorio che si è tenuto nella scuola secondaria di primo grado di Grumello Del Monte. Gli studenti le hanno inoltre illustrate. La stampa del libro è a cura del Comune e della ProLoco.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oQzZkaFNucA/XKdlrSoXJrI/AAAAAAAAA7A/lYxpdvpWAnk60PdDsYNEL1FbQg0oSqllQCLcBGAs/s1600/C%2527era%2Buna%2Bvolta%2BGrumello.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="430" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-oQzZkaFNucA/XKdlrSoXJrI/AAAAAAAAA7A/lYxpdvpWAnk60PdDsYNEL1FbQg0oSqllQCLcBGAs/s320/C%2527era%2Buna%2Bvolta%2BGrumello.jpeg" width="223" /></a></div>
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-51743549163709469782018-09-16T13:36:00.000+02:002018-09-16T13:36:17.430+02:00Storia di un errore (Il primo giorno di scuola)C’era una volta un errore. Naturalmente, era nato per sbaglio. Un bimbo distratto scrisse: «Mi chiamo Arturo e o otto anni». E si raccontò, dettaglio per dettaglio, senza inganni.<br />Poi l’intervallo suonò e il bambino corse fuori a giocare. Si dimenticò di aggiungere l’acca. Così nacque l’errore.<br />Quella «O» solitaria aveva appena aperto il suo occhio tondo, quando, sul banco, scoppiò il finimondo. <br />«Che tragedia!» si lamentava il quaderno. «E adesso, chi rimedia?»<br />«Non puoi prendertela con me», borbottò la biro blu. «Io sto tutto il giorno a correr su e giù, e a destra e a sinistra. E tutti i quadretti: che mal di testa! Non posso anche correggere gli errori dei bambini! Ma tu, piccola “O”, senza la tua acca, che combini?»<br />La «O», sola su quel quaderno, si sentiva come un fiore d’inverno.<br />«E se la maestra vede l’errore?» domandò un righello, un tipo preciso, ma senza cervello.<br />«Disonore! Disonore!», continuò il quaderno.<br />«Io ve l’avevo detto, signori e signore», soggiunse la matita, con aria stizzita. «Avreste dovuto affidarvi al mio sapere. Ma ora quel che è fatto non si può disfare.»<br />La gomma, di carattere morbido ma timido, stette zitta. Il temperino spuntò dall’astuccio e aggiunse con tono affilato e aria afflitta: «Questa sì che è una sciagura. Qui non resta che la bocciatura!»<br />Di fronte a questa protesta unanime, la povera «O» scoppiò in lacrime. «Rattristarvi io non voglio... Ma la colpa non è mia. Sono qui, sola, su questo foglio, senza un’acca a farmi compagnia.»<br />Per nulla stanchi, tutti gli oggetti esclamarono: «Deve andare via!»<br />In quel momento, l’intervallo finì e i bambini tornarono sui banchi. Anche Arturo, a passo deciso, consegnò il tema, errore compreso.<br />Il giorno dopo, sotto quello sbaglio indifeso, il bimbo trovò un segno rosso acceso. Ma la maestra scrisse, gentile: «Quando la “o” significa “o questo o quello”, l’acca non ci va. Ma se “o” sta per “io ho, tu hai, egli ha”, l’acca sempre accompagnarla dovrà.»<br />Arturo capì e corresse l’errore. E davanti alla «O», senza indugio, aggiunse una bella «H» a farle da rifugio. Non più da sola, la «O» non pianse più, e su quel foglio rimase sempre con l’acca, scritta in blu.<br />Buon anno scolastico a tutti, bimbi tristi e bimbi lieti.<br />A volte, quando ci sentiamo sbagliati, siamo solo incompleti.<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.imgur.com/RaTEg8W.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="443" data-original-width="415" height="320" src="https://i.imgur.com/RaTEg8W.jpg" width="299" /></a></div>
<div>
<br /><div style="text-align: right;">
Gisella Laterza ©</div>
<div style="text-align: right;">
Pubblicata originariamente su <i><a href="https://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/18_settembre_09/fiaba-d-inizio-scuola-quell-acca-dimenticata-lacrime-arturo-a71f1378-b4e1-11e8-9795-182d8d9833a0.shtml">Corriere della Sera (Bergamo)</a> </i></div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-70481923888995583502018-06-11T10:42:00.000+02:002018-06-18T10:43:42.857+02:00Una scribacchina su Rete4<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capita di ritrovarsi su Rete 4, a parlare della <i>Signora dei gomitoli</i> nel programma "Grand Tour d'Italia".</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono particolarmente fiera di aver fatto parte di questa realtà, perché sono una giornalista e, secondo me, noi cronisti e la Signora dei Gomitoli abbiamo questo in comune: andiamo a caccia di storie. <b>"Un bravo cronista"</b>, mi dice sempre il mio caporedattore, <b>"deve consumarsi la suola delle scarpe"</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La cronaca racconta ciò che c'è, le fiabe narrano ciò che potrebbe esserci. Ma a volte la realtà sa essere più poetica dell'immaginazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, vi consiglio di vedere tutta la puntata, perché merita davvero. Soprattutto se non avete mai visitato <b>Bergamo</b>, che è la mia città. Ed è bellissima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kRrqGCjYOBo/WydviBaStnI/AAAAAAAAA5s/vsH7Ptb8tSAEOi2PYy-R-gF3ksG12xHNACLcBGAs/s1600/IMG_8162.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1032" data-original-width="1600" height="206" src="https://1.bp.blogspot.com/-kRrqGCjYOBo/WydviBaStnI/AAAAAAAAA5s/vsH7Ptb8tSAEOi2PYy-R-gF3ksG12xHNACLcBGAs/s320/IMG_8162.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Mi trovate qui, a partire dal minuto 55: <a href="http://www.video.mediaset.it/video/grand_tour_d_italia/full/puntata-dell-8-giugno_851110.html">"Grand Tour d'Italia", puntata dell'8 giugno</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-62784501214161604042018-05-12T12:00:00.000+02:002018-05-15T23:11:40.751+02:00Una scribacchina su Panorama<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://i.imgur.com/AY1P4oY.jpg?1" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="598" data-original-width="565" src="https://i.imgur.com/AY1P4oY.jpg?1" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di Filippo Poltronieri</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
“Che cosa succede quando uno scrittore non sa come far finire una storia?”. </div>
<div style="text-align: left;">
“Hai mai ricevuto rifiuti da parte delle case editrici?”. </div>
<div>
<div style="text-align: left;">
“Perché sei venuta qui a parlare con noi?”</div>
<div style="text-align: left;">
Giovedì sono stata nella scuola Donadoni, di Bergamo, per <b>Panorama d’Italia</b>, il tour che percorre la Penisola alla ricerca di curiosità, cose strane e cose belle. </div>
<div style="text-align: left;">
Ho risposto alle domande del giornalista Antonio Carnevale e dei fantastici bambini che abbiamo incontrato.</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
Questo per me è stato un appuntamento molto particolare, un po' perché era nella mia città, un po' perché i bimbi erano vivacissimi e curiosi. E, accidenti, quando mi chiedono perché scrivo libri per ragazzi, vorrei rispondere: <b>ma sapete quanto è divertente presentare libri ai bambini?</b></div>
<div style="text-align: left;">
Alcuni di loro, poi, mi hanno messo in difficoltà. Sì, perché vanno sul filosofico, e ti chiedono cose che non ti sei mai chiesto neanche tu.</div>
<div style="text-align: left;">
Una bimba, ad esempio, con tranquillità: “A che cosa pensi quando stai per scrivere una storia?”</div>
<div style="text-align: left;">
Ho riflettuto, e l'ho capito nel momento in cui ho risposto: <span style="text-align: justify;">“Solo alla storia che sta per crearsi, solo al piacere di farlo. Dopo un po' di tempo, forse, mi rendo conto che sto parlando di me.”</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
Comunque, tutte le domande e le risposte sono su <a href="https://www.facebook.com/panorama.it/?fref=mentions">Panorama.it</a>, a questo link: </div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://www.panorama.it/panoramaditalia/bergamo-2018/gisella-laterza-la-scrittrice-si-racconta-panorama-ditalia/#gallery-0=slide-6">Gisella Laterza, la "Signora dei Gomitoli" che conquista tutti</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Non so se io ho conquistato tutti, ma di certo questi bambini hanno conquistato me.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
(E mi raccomando: se volete scrivere un libro, fatevi una doccia!)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-81380814657393776252018-04-12T15:06:00.000+02:002018-04-12T15:09:38.238+02:00Come inviare un manoscritto inedito a una casa editrice<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.imgur.com/yaufQCj.jpg?1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="184" height="200" src="https://i.imgur.com/yaufQCj.jpg?1" width="181" /></a></div>
Finalmente hai finito di scrivere il tuo primo romanzo. Dopo infinite stesure, revisioni, e dubbi esistenziali, la prima avventura è conclusa. E ti chiedi: e adesso che cosa me ne faccio?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
(Oppure non hai ancora finito di scrivere, ma già stai pensando a come pubblicare. </div>
<div style="text-align: right;">
Ah, ti ho beccato, furbastro! Ma con te farò i conti in un altro post).</div>
<br />
<br />
Tornando a noi, oggi parliamo di come contattare un editore.<br />
In quattro semplici mosse.<br />
<h3 style="text-align: center;">
Dimentica il tuo libro</h3>
<div style="text-align: justify;">
So che hai già letto, riletto, revisionato il tuo manoscritto fino a odiarlo. Se hai fatto le cose davvero bene, lo hai fatto leggere anche all'amore della tua vita, agli amici, alla tua vecchia maestra elementare (non è una battuta: io l'ho fatto), ai genitori e ai nonni. Ognuno ti ha dato un parere e tu hai saputo <b>distinguere i gusti personali dalle critiche oggettive</b>, hai lasciato perdere i primi e ti sei concentrato sulle seconde.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Molto bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, prima di procedere, aspetta ancora un po'. Non troppo: dalle due settimane a un mese, il tempo necessario per "dimenticare" ciò che hai scritto. Quando lo riprenderai in mano, lo vedrai con occhi nuovi e potrai <b>apportare i ritocchi finali</b>, che forse sono minuzie, ma daranno l'impressione di un lavoro curato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1OUui3XBhFw/Ws9ZSHUjNoI/AAAAAAAAA4E/tqaU8-KgjlUCGW_woqnKOcAW9qO3_WkKQCLcBGAs/s1600/20121024-snoopy%2Bcuccia.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="311" data-original-width="1200" height="163" src="https://1.bp.blogspot.com/-1OUui3XBhFw/Ws9ZSHUjNoI/AAAAAAAAA4E/tqaU8-KgjlUCGW_woqnKOcAW9qO3_WkKQCLcBGAs/s640/20121024-snoopy%2Bcuccia.gif" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
Informati sulle case editrici </h3>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo sembra un passo scontato, ma non lo è. Ci sono, ad esempio, autori che vogliono pubblicare con Salani, ma hanno letto solo Harry Potter.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni casa editrice, anche all'interno dello stesso gruppo editoriale, è diversa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dunque la prima cosa da fare è leggere <i>molti</i> libri della casa editrice che ti interessa, conoscerli, fare attenzione allo stile degli autori, ai contenuti, al genere. Naturalmente non puoi proporre il tuo se in catalogo c'è qualcosa di troppo simile, e non puoi proporlo neanche se, ad esempio, il tuo romanzo è un giallo e l'editore pubblica solo rosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel momento in cui hai <b>selezionato le case editrici che fanno per te</b>, consulta i siti di ogni editore e segui con molta attenzione e scrupolosità le indicazioni di invio: non c'è niente di più irritante per un editore che ricevere un romanzo completo quando sul sito è esplicitamente richiesto solo l'incipit.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se avete dei dubbi o volete leggere l'esperienza di chi ti ha preceduto, puoi <b>confrontarti con altri aspiranti scrittori </b>su siti come Writer's Dream: <a href="https://www.writersdream.org/forum/forums/forum/16-free/">Lista case editrici</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h4 style="text-align: center;">
Scrivi la lettera di presentazione</h4>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5LSNi6Qr5Eo/Ws9YRF80raI/AAAAAAAAA34/Aog3w6TuvDQSGeUhYCTxr5U0eALrGd0dACLcBGAs/s1600/snoopy-caro-editore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="144" data-original-width="474" height="192" src="https://1.bp.blogspot.com/-5LSNi6Qr5Eo/Ws9YRF80raI/AAAAAAAAA34/Aog3w6TuvDQSGeUhYCTxr5U0eALrGd0dACLcBGAs/s640/snoopy-caro-editore.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni editori richiedono la lettera di presentazione o una e-mail di accompagnamento, se la modalità richiesta è l'invio online. Come dicevo, ogni editore è differente, ma ci sono alcuni accorgimenti utili in generale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo è, citando un noto giornalista italiano, "meno è meglio". Meglio una lettera breve ed efficace rispetto a un lungo racconto annacquato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ok, ma in pratica, che cosa puoi scrivere? Dopo i saluti, presentati con nome e cognome e racconta di te, senza fronzoli ma non in modo troppo informale. <b>Se il tuo libro è in qualche modo legato alla tua attività, scrivilo</b> ("Sono un professore di liceo e, dopo trent'anni di insegnamento, ho visto passare ogni genere di adolescente; da qui l'idea di raccontare il passaggio dall'infanzia all'età adulta con gli occhi di chi è adulto da un pezzo..."); <b>anche in modo ironico</b> ("Sono un'organizzatrice di matrimoni e posso dirlo con certezza: la sposa ha sempre ragione. Per questo il mio romanzo parte proprio dal giorno del matrimonio dei protagonisti, che non va come avevano previsto. Per colpa dello sposo, naturalmente...").</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, se hai vinto dei premi o dei riconoscimenti, aggiungili ("Con un racconto sono stato finalista al premio X").</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Altra cosa importante: meglio non auto-elogiarsi</b> e meglio non cercare di darsi risposte positive da soli. "Il mio romanzo vi piacerà molto", "è la cosa migliore che io abbia scritto", o cose di questo tipo. Piuttosto, è meglio concludere con formule come: "Vi ringrazio per l'attenzione / per il tempo che vorrete dedicarmi / Sperando di aver suscitato la vostra curiosità...", eccetera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, <b>non dimenticare di aggiungere i tuoi recapiti</b>, e-mail e numero di cellulare, da inserire subito dopo la firma.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h4 style="text-align: center;">
Scrivi la sinossi</h4>
<div style="text-align: justify;">
Molti editori chiedono la sinossi, ma di che si tratta? </div>
<div style="text-align: justify;">
La sinossi è un <b>riassunto interessante</b> della tua opera. Contiene <b>la trama a grandi linee, dall'inizio alla fine</b>, senza entrare troppo nel dettaglio, ma mettendo in evidenza ciò che c'è di più rilevante. Compreso, appunto, il finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche qui, ci sono alcuni accorgimenti. Meglio che sia proprio come un riassunto, cioè al tempo presente e in terza persona. ("</div>
<div style="text-align: justify;">
Se non è specificato quanto deve essere lunga, vale sempre la regola del "meno è meglio": <b>non conviene scrivere più di una pagina.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
I <b>personaggi </b>vanno presentati in modo conciso ("Fra Cristoforo, uomo di saldi principi e di forte carattere, dedica la propria vita a difendere i deboli e gli oppressi").</div>
<div style="text-align: justify;">
La storia va raccontata non in ordine cronologico, ma <b>nell'ordine in cui gli eventi si presentano al lettore</b>. Questo perché l'editore deve, leggendo la sinossi, farsi un'idea di come la trama è sviluppata, di come sono distribuiti eventuali flashback, colpi di scena e rivelazione (introducendoli con frasi come "A questo punto si scopre che...", "Grazie a un flashback sulla sua esperienza nella Seconda Guerra Mondiale, emerge che...", "E in quel momento Darth Vader rivela a Luke di essere suo padre"). </div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, ad esempio, una buona sinossi di un giallo permette all'editore di seguire passo dopo passo come l'autore ha costruito la trama, ha disseminato indizi e infine ha sbrogliato la matassa nella soluzione finale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-xssIPQj_7Fo/Ws9Y2gPcNTI/AAAAAAAAA4A/P0zQ8xINr5sAfVgNFrGp5WYfB08YW8iTQCLcBGAs/s1600/snoopy-scrittore_inserito.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="192" data-original-width="768" height="160" src="https://2.bp.blogspot.com/-xssIPQj_7Fo/Ws9Y2gPcNTI/AAAAAAAAA4A/P0zQ8xINr5sAfVgNFrGp5WYfB08YW8iTQCLcBGAs/s640/snoopy-scrittore_inserito.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Hai fatto tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
E adesso?</div>
<div style="text-align: justify;">
Be', adesso dimenticati del tuo libro. Di nuovo.</div>
<div style="text-align: justify;">
E inizia a scriverne un altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-14995876489144926262018-03-31T16:33:00.001+02:002018-03-31T16:33:22.937+02:00C'era una volta un viaggio<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'era una volta... un viaggio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ora posso dirlo: la cosa migliore che la <i>Signora dei gomitoli</i> mi ha portato è stata viaggiare. </div>
<div style="text-align: justify;">
Certo, con gli inconvenienti del mestiere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa foto è stata scattata mercoledì sul treno da Bergamo a Milano, mentre ero diretta alla <b>Bologna Children's Book Fair. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rm75R8Cgbl0/Wr-V1BseleI/AAAAAAAAA3g/RO-o-cW23_k0XXHveDQm1c3VhT4_DwZggCLcBGAs/s1600/gl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-rm75R8Cgbl0/Wr-V1BseleI/AAAAAAAAA3g/RO-o-cW23_k0XXHveDQm1c3VhT4_DwZggCLcBGAs/s320/gl.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Un attimo dopo, hanno annunciato che il treno era in ritardo, e ho perso quello per Bologna.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://media.giphy.com/media/pW4avUcSxtA08/giphy.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="222" data-original-width="500" height="88" src="https://media.giphy.com/media/pW4avUcSxtA08/giphy.gif" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Succede.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inconvenienti a parte, con questo libro sto girando l'Italia, soprattutto nelle scuole primarie, incontrando bambini e maestre. Ho trovato sorprese bellissime: alla fiera <b>Tempo di Libri, di Milano</b>, le classi mi hanno regalato le illustrazioni del loro libro; in una scuola di <b>Bergamo </b>una classe ha preparato una cartina con un filo rosso che collega le città raccontate... Che bello!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma soprattutto, ho ascoltato le <b>domande dei bambini</b>. Alcune sono bellissime, altre profonde, altre semplicemente buffe. Tutte interessanti. "Ti piace di più leggere o scrivere?", "Ma il sangue è rosso perché c'è dentro la vernice?", "Dove vanno a finire le storie dimenticate?", "La Signora dei Gomitoli esiste davvero?". "La Signora dei Gomitoli sei tu?". </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi piace perché mi sembra di recuperare l'esatto significato delle fiabe: <b>creare storie per leggerle ad alta voce</b>. E riderci su.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-52481915988136967152018-02-18T15:25:00.003+01:002018-02-20T10:19:28.837+01:00[Recensione] Fiabe dritte per un mondo storto<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ei6gPis6zYs/WomIchhGtgI/AAAAAAAAA28/8ifjHbpLqzYF_o2Pn9JqGbVFvtSjJFnCQCLcBGAs/s1600/fiabe%2Bdritte%2Bper%2Bun%2Bmondo%2Bstorto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="364" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-ei6gPis6zYs/WomIchhGtgI/AAAAAAAAA28/8ifjHbpLqzYF_o2Pn9JqGbVFvtSjJFnCQCLcBGAs/s320/fiabe%2Bdritte%2Bper%2Bun%2Bmondo%2Bstorto.jpg" width="221" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Le fiabe sono solo per bambini?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Se, da piccoli, i racconti di fate ci hanno incantato, da adulti possiamo riscoprirli e magari lasciare che siano i bambini a leggerli per noi, e a insegnarci qualcosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Su questa idea si basa il libro di Rumi Nicola Crippa, <i>Fiabe dritte per un mondo storto. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui, a <b>Vecchiasso abitano solo adulti pieni di problemi</b>, rinchiusi nelle proprie solitudini e fragilità; e poi <b>c'è un luogo, Puerino</b>, che non è un paese per vecchi, ma è <b>abitato solo da bambini</b>, allegro e spensierato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Alice, adulta, va dai bambini con una domanda: <b>come posso essere più felice?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
I bambini rispondono raccontando fiabe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con uno stile delicato e giocoso, Nicola Crippa attinge dal repertorio favolistico per creare racconti che si discostano dalla fiaba tradizionale e hanno più livelli di lettura. La fantasia è il battito d'ali necessario a vedere le cose da un altro punto di vista, e forse <b>Puerino e Vecchiasso non rappresentano due luoghi distinti, ma sono parti della stessa anima.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questi racconti, naturalmente, non sono per bambini. Sono per adulti che "hanno il coraggio di guardarsi allo specchio", come dice l'autore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono, insomma, fiabe per adulti che vogliono mettersi in gioco. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il gioco è la chiave. Il gioco è scoprirci di nuovo, giocando con noi stessi e con il nostro bambino interiore. <b>Perché è a questo che servono le fiabe: ritrovare il nostro io bambino, che a volte lasciamo dimenticato in un bosco, quando potrebbe indicarci la strada.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: right;">
<i>Fiabe dritte per un mondo storto</i></div>
<div style="text-align: right;">
di Rumi Nicola Crippa</div>
<div style="text-align: right;">
Edizioni Leucotea</div>
<div style="text-align: right;">
Illustrato da Giulia Diani</div>
<div style="text-align: right;">
http://ruminicolacrippa.com/</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-70079951994196096932017-12-05T08:35:00.001+01:002018-02-18T15:05:52.224+01:00Le domande dei bambini<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questo periodo sto viaggiando molto, portando <i>La signora dei gomitoli</i> nelle scuole, incontrando centinaia di bambini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le domande che loro mi fanno più spesso, quando hanno esaurito tutte le curiosità possibili e immaginabili sul libro, sono due: "Ma quanto sei alta?" e "Ce l'hai un bambino?". </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Mi ricordo una bimba in particolare che mi ha chiesto: "Hai dei figli?". </div>
<div style="text-align: justify;">
E io: "Adesso no. Forse sì, un giorno..."</div>
<div style="text-align: justify;">
Lei ci riflette un attimo. Poi fa: "Domani?"</div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-76459219504306423012017-11-24T08:30:00.000+01:002018-02-18T15:46:26.821+01:00Una scribacchina su Rai 3<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Accade che un giorno ti ritrovi a Milano, davanti a una <a href="http://milanosegreta.weebly.com/la-casa-con-lorecchio.html">casa con un orecchio</a>, con una troupe della Rai che ti fa un'intervista per una trasmissione culturale, <b>Petrarca, in onda ogni sabato su Rai 3.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sarebbe tanto da dire. Da quando il libro è uscito, mi sento come la mia <i>Signora dei gomitoli</i>: <b>sempre in viaggio di città in città, a raccontare fiabe</b>. Sono stata nelle scuole di Milano, Bergamo, Venezia, Firenze, Lucca e Bologna a presentare il libro, e ovunque ho trovato bambini attenti e curiosi, che mi hanno riempito di domande. Dovrei, in effetti, scrivere un libro sulle loro domande, perché sono fenomenali, o sulle riflessioni che il mio libro suscita in loro (una cosa l'ho capita:<b> ai bambini piace ciò che fa paura</b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ci sono così tante cose da dire che qui non ci stanno, dunque, ecco, <b>ci tengo</b> almeno <b>a ringraziare la giornalista del TGR Vera Paggi e tutti coloro che hanno lavorato a questo bellissimo servizio</b>, riuscendo a far sembrare un po' meno timida la sottoscritta. Sulla mia faccia invece - eh! - non c'è niente da fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b><div style="text-align: justify;">
<b><u>Mi trovate qui a partire dal minuto 24:10:</u></b></div>
</b><div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-4d628b74-62ee-487f-9254-08cc0e62e4b4.html">http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-4d628b74-62ee-487f-9254-08cc0e62e4b4.html</a></div>
<span style="color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CBOG68Eh1WQ/WomPy7AaUTI/AAAAAAAAA3M/lQoUpIzS9Q4GFmQf0t_snyHgkp4as4ougCLcBGAs/s1600/23905753_10211041801428306_4955211932512031512_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="642" height="222" src="https://1.bp.blogspot.com/-CBOG68Eh1WQ/WomPy7AaUTI/AAAAAAAAA3M/lQoUpIzS9Q4GFmQf0t_snyHgkp4as4ougCLcBGAs/s400/23905753_10211041801428306_4955211932512031512_n.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<i>Dalla vostra scribacchina vagante!</i></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
</span>Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-14382577711989693302017-10-18T12:00:00.000+02:002017-10-18T22:12:58.981+02:00Scrivo fiabe perché ho paura<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
"Perché scrivi fiabe?"</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando qualcuno me lo chiede, ripenso alle parole di Gilbert Keith Chesterton, scrittore e giornalista. Diceva:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i>“Le fiabe non raccontano che i draghi esistono: questo lo sappiamo già. Le fiabe raccontano che i draghi possono essere sconfitti”.</i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I draghi, ieri come oggi, sono le nostre paure. Paura di essere lasciati soli, di non essere amati, di non essere all’altezza della situazione, persino paura di morire. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella <i>Signora dei gomitoli</i>, <b>ogni fiaba</b> prende spunto da qualcosa di reale per rappresentare <b>un’emozione, un desiderio, un timore, che appartiene ai bambini ma anche agli adulti</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco che la forma ariosa e all’apparenza semplice della fiaba riesce a parlare alla parte più profonda di tutti, e a raccontare che possiamo sconfiggere il “drago” che più ci spaventa: quello che temiamo di essere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-fG3cWeylpNM/Wee0tYuqPCI/AAAAAAAAA0w/Bt5Oz-lUS6oyd7uplgcYZCZnvRqw7deogCLcBGAs/s1600/girl-reading-fairy-tales-600x375-28qp4yg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="600" height="250" src="https://3.bp.blogspot.com/-fG3cWeylpNM/Wee0tYuqPCI/AAAAAAAAA0w/Bt5Oz-lUS6oyd7uplgcYZCZnvRqw7deogCLcBGAs/s400/girl-reading-fairy-tales-600x375-28qp4yg.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine di ShaynArt</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-20824728560648540212017-10-02T14:30:00.000+02:002017-10-07T23:28:04.264+02:00La signora dei gomitoliUn giorno, una persona mi ha regalato un gomitolo.<br />
<div>
Così mi sono messa in testa di fare una sciarpa. <br />
Abitavo a Pavia e lì, dalle parti del duomo, c'è una signora che vende fili, tessuti, bottoni, sa lavorare a maglia e sa ridere molto spesso.<br />
<div>
Io le ho chiesto: "Mi insegna a sferruzzare?". E lei: "Certo, quando vuoi". E ha riso.<br />
Sono andata tutti i giorni da quella signora. Lei mi dava istruzioni, io tornavo a casa, lavoravo di sera, e il giorno dopo le portavo la sciarpa. Puntualmente, la signora mi faceva rifare tutto perché avevo sbagliato qualcosa. Aveva iniziato a chiamarmi "Penelope al contrario" perché intrecciavo di notte e rifacevo di giorno.<br />
Ci ho messo un mese, ma ho finito la sciarpa. </div>
<div>
Poi ho scritto una fiaba,<b> <i>La signora dei gomitoli</i></b>, che prima è stata pubblicata sul Corriere, e <b>che è diventata un libro</b> per Rizzoli, in uscita il 12 ottobre.</div>
<div>
<br />
Resta solo da capire perché quella persona mi abbia regalato un gomitolo.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.ibs.it/signora-dei-gomitoli-altre-fiabe-libro-gisella-laterza/e/9788817096416?inventoryId=72471669" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="755" data-original-width="522" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-q2grAQSce6Q/WdkwCrcgmaI/AAAAAAAAAzg/UcU-8bU351wlp6e968K2PQ-LEr0WKEcLACLcBGAs/s320/La%2Bsignora%2Bdei%2Bgomitoli%2Bcopertina.png" width="221" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-63540278730581361142017-09-16T12:20:00.000+02:002017-09-16T12:20:21.436+02:00Il collezionista di conchiglie (Libri in un sorso)<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>"Lui se ne infatuò, alla sua maniera silenziosa."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Leggo romanzi sul tram, sull'autobus, mentre sono in fila in posta. </div>
<div style="text-align: center;">
Il ritmo della lettura è dato da quello della giornata.</div>
<div style="text-align: center;">
Ma per i racconti è diverso. </div>
<div style="text-align: center;">
Aspetto di avere il momento per aprire il libro e leggere dall'inizio alla fine, </div>
<div style="text-align: center;">
in un unico sorso, </div>
<div style="text-align: center;">
come un caffè.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-z2IhJ2s10m4/Wbz5-Ghre3I/AAAAAAAAAzI/e7kQoejYenAwjr6iInSGRAcuDc_11dVmQCLcBGAs/s1600/LibriInUnSorso%2Bil%2Bcollezionista%2Bdi%2Bconchiglie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://3.bp.blogspot.com/-z2IhJ2s10m4/Wbz5-Ghre3I/AAAAAAAAAzI/e7kQoejYenAwjr6iInSGRAcuDc_11dVmQCLcBGAs/s400/LibriInUnSorso%2Bil%2Bcollezionista%2Bdi%2Bconchiglie.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E voi? Conoscete questo libro?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Anthony Doerr</div>
<div style="text-align: right;">
<i>Il collezionista di conchiglie</i></div>
<div style="text-align: right;">
Rizzoli, 2017</div>
<div style="text-align: right;">
#LibriInUnSorso</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-35436935726688201142017-09-04T14:00:00.000+02:002017-09-04T14:00:04.804+02:00Caos ordinario<br /><b>Achille piè veloce scappa dalle attenzioni moleste di Madame Bovary</b>. Anna Karenina racconta le sue pene a Elizabeth Benneth, che le sorride con un piglio ironico. I tre moschettieri sfidano a duello Dorian Gray, sotto lo sguardo tormentato di Lady Macbeth, che li osserva e si torce le mani. <b>Ulisse si imbarca verso casa, mentre Margherita salta su una scopa e vola via, libera e nuda.</b> Frankenstein, incompreso, mormora qualcosa a Zeno, che gli risponde: "La vita è una malattia", e si fuma una sigaretta.<br />Poi c'è Harry Potter che cerca di calmare l'Orlando furioso gridando un <i>Petrificus totalus!</i>; c'è Briony che cerca espiazione e c'è <b>Long John Silver che corrompe Lucia Mondella, la quale adesso vuole diventare una piratessa, e al diavolo Renzo!</b> <div>
In qualche angolo remoto, Adso si lamenta che tutti facciano del facile umorismo sulla pronuncia del suo nome; la Woolf smette di cucinare merluzzo e salsicce e va a bersi un whisky con Hemingway. <div>
In cima in cima, Marco Polo osserva quell'intrico di città invisibili e Sandokan urla a tutti quanti: "La tempesta o io! Chi di noi è il più tremendo?"<br />Infine Peter Pan prende per mano Arturo e lo riporta alla sua isola, dove Nunziatina non ha mai smesso di aspettarlo.<br /><br /><b>Un giorno riordinerò la mia libreria</b>, separando con perizia gli autori e mettendo le opere in ordine alfabetico, di modo che la smettano di chiacchierare tra di loro.<br /><b>Ma quel giorno continua a essere lontano.</b><div>
<br /></div>
</div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-85888087492389850822017-08-26T14:50:00.004+02:002017-08-26T14:50:51.340+02:00Perché (e quando) leggere i classici<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza
non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.</i></div>
<div style="text-align: right;">
- Italo Calvino</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qual è il modo giusto per parlare di classici? </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono certa di una cosa: <b>niente fa sembrare poco attraente un libro quanto la percezione che leggerlo sia obbligatorio</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando avevo 12 anni e divoravo i romanzi di avventura di Manfredi, mio padre mi ha detto: "Sei grande: basta libri per ragazzi. Leggi i classici". E mi ha indicato la sua libreria. La Grande Libreria. Ma non era ancora il momento. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho iniziato molto più tardi, attorno ai 17 anni, quando mi è saltato un grillo in testa e ho pensato: <b>voglio leggere tutti i libri di cui ho sempre sentito parlare</b> ma che non ho mai aperto. E l'ho fatto come lo può fare un'adolescente: in maniera disordinata e voracissima. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho preso d'assalto, nell'ordine, <i>Frankenstein</i>, <i>Madame Bovary</i> e <i>Le tigri di Mompracem.</i> Poi ho cominciato a darmi una regolata e a scegliere con criterio, a seconda delle necessità, dell'umore, del tempo a mia disposizione, passando dall'<i>Iliade</i> ai <i>Tre moschettieri</i>, dall'ironia di Calvino all'intensità di Elsa Morante al felice sogno tumultuoso di <i>Virginia Woolf</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui si torna al <b>motivo per cui si legge</b>, che nel mio caso non è uno: sono molti. </div>
<div style="text-align: justify;">
A volte leggo per bisogno di evasione, a volte per amore dello stile o della trama. A volte voglio partire per l'Isola del tesoro e altre ho un disperato bisogno di Tolstoj. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma soprattutto, leggo perché leggere è divertente. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In conclusione, credo che sia utile avere qualcuno che indichi la Grande Libreria, ma che sia importante lasciare che i lettori ci si avvicinino da soli. Altrimenti non c'è divertimento, solo noia e imposizione. Che è poi il motivo per cui io, come tanti ragazzi, mi sono riletta i <i>Promessi sposi</i> dopo il liceo, quando non erano più obbligatori. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, se alcuni giovani scrittori non hanno mai letto Proust, non è detto che non lo leggeranno mai, semplicemente perché finora hanno letto ciò di cui avevano più bisogno. E non è stato tempo perduto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-80423603851817391792017-08-15T18:30:00.000+02:002017-08-15T18:30:11.115+02:00Mirtillo Malcontento<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C’erano una volta un vecchio signore e una vecchia signora che vivevano in una grande casa di legno vicino a un bosco, circondati da un bel campo di mirtilli.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un giorno una piantina, al posto di un mirtillo, fece un bambino. Era un bimbo tutto blu, con una bella faccia tonda. </div>
<div style="text-align: justify;">
I due vecchietti furono sorpresi, ma capirono che la cosa aveva perfettamente senso. Lo chiamarono Mirtillo, che era un nome parimenti sensato. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Mirtillo cresceva, ma stava scomodo. I suoi fratelli erano quieti. A lui invece non bastava la carezza della pioggia, ma voleva correre e ballare sotto l’acqua, libero da ogni radice...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La mia favola oggi sul <i>Corriere della Sera</i> di Bergamo.</div>
<div style="text-align: center;">
La trovate completa sul sito del <i>Corriere</i>: <a href="http://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/17_agosto_15/viaggio-mirtillo-astino-stelle-42c66806-811e-11e7-a91b-263e95546556.shtml"><b><i><span style="color: #351c75;">Il viaggio di Mirtillo</span></i></b></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="https://farm6.static.flickr.com/5672/24044096146_f9f230ace3_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="266" src="https://farm6.static.flickr.com/5672/24044096146_f9f230ace3_b.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption">Foto (c) Andrea Pontiggia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: right;">
Buon Ferragosto!</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
</div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-88950537160029437552017-07-31T14:00:00.000+02:002017-08-08T16:03:25.396+02:00Gisella, ti presento Harry<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il 31 luglio è il compleanno di Harry Potter. </div>
<div style="text-align: justify;">
Noi che siamo cresciuti con il maghetto con gli occhiali, non ci dimentichiamo mai questa data e io <b>ho una persona a cui mando sempre un sms: mia madre</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
È stata lei a presentarmi Harry.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo circa otto anni. Lo so: ci sono bambini che a quell'età leggono <i>Il Signore degli Anelli</i>, ma io, da sola, mi immergevo solamente nelle fiabe di un grande libro azzurro, e nei <i>Piccoli brividi</i>. Per le letture più complesse, c'era <b>mia madre.</b> <b>Ad alta voce, ha declamato libri interi a me e a mia sorella</b>. Era una straordinaria narratrice. Sapeva fare le voci dei personaggi e le giuste pause, sapeva commentare la storia senza spiegarla troppo, lasciandoci libere di capire. </div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Db3Ni_-Kbwg/WYnDuA-TDCI/AAAAAAAAAyw/eeZL6lEbA4UkodNz8OF881q0oktx48hAwCEwYBhgL/s1600/M6jcFtw.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="351" data-original-width="252" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-Db3Ni_-Kbwg/WYnDuA-TDCI/AAAAAAAAAyw/eeZL6lEbA4UkodNz8OF881q0oktx48hAwCEwYBhgL/s200/M6jcFtw.jpg" width="143" /></a></div>
Mi sono rimasti impressi soprattutto <i><b>Pinocchio</b></i> e <i><b>La collina dei conigli</b></i>. Del primo ricordo la voce sicura che lei faceva quando Pinocchio gridava al Grillo: "Voglio andare avanti!", e la vocetta viscida e antipatica del Grillo che rispondeva: "La strada è pericolosa...". Del secondo ricordo che mi ha spaventato: era un libro violento, oscuro e bellissimo. O almeno così mi sembrava.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi è arrivato <b>Harry Potter</b>, che <b>per me ha segnato la svolta</b>. Appena ho finito di ascoltarlo da mia madre, l'ho riletto da sola. Poi ho aperto le porte della <i>Camera dei segreti</i>, e via via sono entrata a far parte di quelli che aspettavano un volume dopo l'altro, anno dopo anno. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto questo per dire grazie a mia madre. È a lei che ogni anno, il 31 luglio, scrivo: <b>"Auguri Harry!"</b>. Perché lei mi ha trasmesso la passione per la lettura.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-33855695170069034722017-07-14T14:28:00.000+02:002017-08-12T18:34:32.289+02:00Premere START per continuare<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sfl9NyywZL0/WYmKiNHO0WI/AAAAAAAAAyg/bgQiGnyIzt8Q2UVk74y2Hp-F1wlhuoKoQCLcBGAs/s1600/The%2BGreen%2BWire%2BLe%2Btappe%2Bdel%2Bviaggio.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1074" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-sfl9NyywZL0/WYmKiNHO0WI/AAAAAAAAAyg/bgQiGnyIzt8Q2UVk74y2Hp-F1wlhuoKoQCLcBGAs/s320/The%2BGreen%2BWire%2BLe%2Btappe%2Bdel%2Bviaggio.JPG" width="214" /></a></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo arrivati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo dodici giorni di peregrinazioni, mille chilometri, undici tappe, 4 ore e mezza di sonno per notte, tante persone incontrate e perdute, siamo arrivati. </div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutto è cominciato perché a giugno ho intervistato Alfredo per il <i>Corriere della Sera - Bergamo</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Al telefono, mi ha raccontato il suo progetto. Con due amici, avrebbe fatto <b>mille chilometri in bicicletta</b>, da Bergamo ad Alberobello, <b>per girare un film-documentario di viaggio, vita contadina</b>, agricoltura biologica. Il titolo? <i>The Green Wire</i>. Il filo verde.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo la chiacchierata, ci siamo visti di persona. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Gli ho detto che scrivo libri e lui mi ha risposto: "Vieni con noi. Scrivi un libro su di noi". </div>
<div style="text-align: justify;">
Così mi sono messa in viaggio anche io.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Giorno dopo giorno, tappa dopo tappa, <b>ci siamo raccontati sulla nostra pagina Facebook,</b> <b><span style="color: #38761d;"><a href="https://www.facebook.com/thegreenwire/"><i>The Green Wire</i></a></span></b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Qui ci sono le vite che abbiamo toccato, le storie che abbiamo raccolto e che rivelano una situazione complessa. A Salsomaggiore Terme abbiamo visto l'impatto del riscaldamento climatico, che nel giro di pochi anni ha fatto calare di due terzi la produzione dell'apicoltura Casa Pietra. A Isola del Piano abbiamo conosciuto i figli di Gino Girolomoni, fondatore dell'agricoltura biologica. Abbiamo poi incontrato la cooperativa <b>Pietra di Scarto, che a Cerignola gestisce beni confiscati alla mafia</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Queste e altre storie sono sulla nostra pagina, insieme a foto, esperienze e qualche momento di sano delirio. Come quello qui sotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div>
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxTghdMyGQNGMCJ5-KHJdO9KQEQSR-zdFj3Q0XnV9Ug-utngn_e4BpZWb7K3iCwKQaPO7zSg4p5gAIemniobw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E ora il viaggio è ricominciato.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
È iniziata la post-produzione del film-documentario.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti, se all'inizio pensavo di scrivere "solo" un libro, ora sto contribuendo alla scrittura di un film. <b>Sto collaborando con Alfredo alla sceneggiatura</b> di <i>The Green Wire</i>. Stiamo tracciando i fili della storia, tra le biciclettate con il mare sullo sfondo, la fatica delle "salite spezza-ginocchia", e inattesi momenti di rivelazione. Intanto, la squadra di The Green Wire sta curando il <b>montaggio</b>, la colonna sonora, il suono. Stiamo, insomma, vivendo un secondo viaggio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<b>E naturalmente sto lavorando al libro. </b>Un libro che andrà nei retroscena. Un libro che un po' mi fa paura, perché mostrerà come il viaggio ci ha cambiati. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma questa è un'altra storia e la si dovrà raccontare nel prossimo post.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-9syI1EGi7BA/WYmJ4TiBXQI/AAAAAAAAAyY/2tvRrMUUSRExs-SGe1lIgs8201cHbZq9wCLcBGAs/s1600/18121461_1881017942152610_1945120751955221747_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-9syI1EGi7BA/WYmJ4TiBXQI/AAAAAAAAAyY/2tvRrMUUSRExs-SGe1lIgs8201cHbZq9wCLcBGAs/s400/18121461_1881017942152610_1945120751955221747_o.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">(c) Marco Locati per <i>The Green Wire</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-3680558784706414022017-06-14T09:06:00.001+02:002017-06-14T09:06:14.746+02:00Tre ragazzi, mille chilometri in bici, e una scribacchina<br />
<div style="text-align: justify;">
È andata più o meno così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho intervistato, per il Corriere, tre ragazzi che domenica partiranno per un viaggio. Faranno mille chilometri in bicicletta, in dieci tappe, da Bergamo ad Alberobello, per un progetto in cui credono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo l'intervista al telefono, li ho incontrati di persona. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho detto: "Io scrivo libri".</div>
<div style="text-align: justify;">
E loro: "Vieni con noi. Scrivi un libro su di noi."</div>
<div style="text-align: justify;">
Così domenica parto anche io. </div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se volete saperne di più, seguite il filo verde... </div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<iframe allowtransparency="true" frameborder="0" height="214" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/page.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fthegreenwire%2F%3Fref%3Dbr_rs&tabs&width=340&height=214&small_header=false&adapt_container_width=true&hide_cover=false&show_facepile=true&appId" style="border: none; overflow: hidden;" width="340"></iframe>
</div>
<br /><blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: center;">
<i>THE GREEN WIRE - IL FILO VERDE</i></div>
<i> Tre ragazzi, tre biciclette e 1000 km: un viaggio in bicicletta alla scoperta del "BIO", dal 18 al 30 giugno.</i> <div style="text-align: justify;">
<i>Nascerà un <b>documentario </b>per parlare di cibo, agricoltura biologica, giovani. E viaggi.</i></div>
</blockquote>
<div style="text-align: right;">
P.S.: so che mi stavate già immaginando in bicicletta, </div>
<div style="text-align: right;">
ma sappiate che la pigra cronista seguirà i tre baldi moschettieri in macchina, </div>
<div style="text-align: right;">
con il resto della troupe del documentario.</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-35070559393399596832017-06-06T07:30:00.000+02:002017-06-06T07:30:48.623+02:00[Recensione] Nel guscio<div style="text-align: left;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ti0hAuGPPXY/WTWUiS4ysoI/AAAAAAAAAxg/XVeOPw4CwjsO_RAugzOeMYAQZohnl7C4ACLcB/s1600/nel%2Bguscio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="622" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-ti0hAuGPPXY/WTWUiS4ysoI/AAAAAAAAAxg/XVeOPw4CwjsO_RAugzOeMYAQZohnl7C4ACLcB/s320/nel%2Bguscio.jpg" width="199" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Essere o non essere. Qui il problema è letterale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il protagonista del nuovo romanzo di Ian McEwan è <b>un Amleto a testa in giù, sospeso tra nascere e non nascere</b>. Un feto che assiste a un delitto: il "guscio" è il ventre di <b>sua madre</b>, Trudy, che <b>uccide il marito con la complicità dell'amante</b>, Claude. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non conosciamo il suo nome, ma ne assaporiamo l'ironia. Questo nascituro - con grande divertimento dell'autore - si sente già vivo e vissuto e disquisisce di vini e di filosofia. Oscilla tra l'odio per la madre, l'attaccamento edipico e una tenero senso di protezione. Ma proteggere chi? Un'assassina?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le pagine scorrono e <b>le domande si moltiplicano</b>. Claude è uno sciocco o un genio? Trudy è vittima o carnefice? John, il marito assassinato, è un romantico ingenuo o un disilluso venditore di sogni?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E ancora, che cosa c'è al di fuori di questo guscio di noce? Per chi non è ancora nato ma esiste solo nel grembo materno, nascere è una piccola morte, e <b>la vita non sembra più reale di un sogno</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti, il nostro Amleto scopre il mondo esterno grazie alla <b>radio</b>, che ascolta tutto il giorno. Alla radio si informa sui fatti mondiali, dai discorsi di Trudy e Claude capisce ciò che sta per accadere. Ed è questo il centro del suo dramma: <b>fare o non fare?</b> La proverbiale impotenza di Amleto qui è letterale: ripiegato su se stesso, prigioniero della propria condizione, <b>non può agire</b>. Non può fermare l'omicidio di suo padre, né vendicarsi. Come nel dramma shakespeariano, è protagonista e spettatore immobile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-bLg2xoOdUDM/WTWaMZaVuSI/AAAAAAAAAxw/1vGq1IBCXJQVd-ZE0ZFNLGjHZ_BnaOUJgCLcB/s1600/alessandro%2Bpreziosi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="133" data-original-width="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-bLg2xoOdUDM/WTWaMZaVuSI/AAAAAAAAAxw/1vGq1IBCXJQVd-ZE0ZFNLGjHZ_BnaOUJgCLcB/s1600/alessandro%2Bpreziosi.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Alessandro Preziosi in <i>Amleto</i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ascolta e immagina.</b> E la sua forza sta nella sua immaginazione, la risposta al dubbio amletico sta nella profondità delle sue domande. Perché, sa se la possibilità di fare è ridotta, la fantasia non ha limiti. </div>
<div style="text-align: justify;">
E allo stesso modo, <b>mentre si rinchiude in un guscio di noce, McEwan sa essere il re, ironico e dissacrante, di uno spazio infinito.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-83984007155203528482017-05-29T07:30:00.000+02:002017-05-29T07:30:22.433+02:00La bambina che legge 451 libri all'anno<br />
Leggiamo per divertimento, per necessità, per bisogno di evasione o per ritrovarci nelle parole di qualcun altro. Leggiamo perché ci piace. E a qualcuno piace tanto, tantissimo.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://i.imgur.com/nQ8AJs3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="288" data-original-width="282" src="https://i.imgur.com/nQ8AJs3.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Stella Fornoni</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Ad Ardesio, in provincia di Bergamo, c'è una bambina che prende così tanti libri che va in biblioteca con la valigia. Si chiama <b>Stella Fornoni, ha 9 anni e nel 2016</b> ha preso in prestito <b>451 volumi</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ho intervistata per il <a href="https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera-bergamo/20170521/281870118376851"><i>"Corriere della Sera"</i></a>, ed è stata una delle chiacchierate più divertenti che io abbia fatto per il giornale. Al telefono, Stella risponde con entusiasmo e precisione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«Mi piacciono soprattutto le storie fantastiche - dice Stella -. Ad esempio, i viaggi di <b>Geronimo Stilton</b> nel Regno della Fantasia. E poi tutta la collezione delle <b>Tea Sisters</b>. E le <b>Winx</b>! Ho visto i cartoni e ho scoperto i libri, come <i>Il compleanno di Stella</i>. Lei è la mia preferita, e si chiama come me». E continua: «Ed è bellissima la serie delle <b>Cipolline</b>». Si tratta di <i>Gol!</i>, di Luigi Garlando.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«Abbiamo la biblioteca a 50 metri da casa e ci andiamo 2 o 3 volte alla settimana - racconta la mamma -. Così si è appassionata alla lettura. Quando era più piccola, glieli leggevamo io e mio marito. Ora va avanti da sola». La bambina cita altre serie, da <i><b>Giulio Coniglio</b></i>, di Nicoletta Costa, alla <i><b>Mucca Moka</b></i>, di Agostino Traini, fino ai classici di Walt Disney. Legge, tra gli altri, alcuni volumi singoli. «Ma una volta ne ho preso uno che si intitola "La stella di Esther", pensando fosse una storia di magia - dice -. Ma mi ha spaventato!». Parla infatti di una ragazza ebrea in Germania al tempo delle persecuzioni naziste. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://i42.tinypic.com/2zob02g.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://i42.tinypic.com/2zob02g.jpg" data-original-height="448" data-original-width="312" height="320" width="222" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Gol!</i>, di Luigi Garlando</td></tr>
</tbody></table>
Se chiedi a Stella che libri non le sono piaciuti, risponde senza esitare: «<b>Agatha Cristie</b>! Li ha letti mio fratello». «Sì, quando ero in terza elementare», fa eco Mattia, che ora ha 14 anni ed è amante delle storie di John Grisham e Clive Cussler. «Ne leggo uno alla settimana. D'estate di più», specifica. Thriller, horror, avventura piacciono anche a papà Pietro, mentre mamma Stefania apprezza soprattutto Tracy Chevalier. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stella è la più giovane ad aver letto tanti libri con la sua tessera personale. Ma prima di lei, nella classifica dei lettori forti della Bergamasca rientra anche Anna Maria<b> </b>Maffeis. Con la sua scheda ha preso <b>597 libri nel 2016</b> e, con il marito Mario Cesari, li ha letti ai loro figli <b>Lucia</b> (10 anni), <b>Benedetta</b> (8) e <b>Damiano</b> (5). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«Leggiamo insieme - racconta Anna Maria -. Quando il più piccolo sceglie quelli che gli piacciono, le sorelle restano comunque ad ascoltare, e viceversa. Anche se a volte Damiano parte con il suo libro alla ricerca del papà», sorride. E continua:<br />
«<b>La passione per la lettura è contagiosa</b>. Tutti i bambini possono amarla, se hanno qualcuno che mostra loro quanto è divertente leggere. Per questo, la biblioteca di Treviolo organizza molte iniziative con il Comune e le scuole. Ad esempio, Benedetta è andata lì con la sua classe e alcuni bambini non ci erano mai stati prima».</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
«A me piace <i><b>Agatha Mistery</b></i> - dice Lucia -. No, non è Agatha Cristie. È un'investigatrice che ha 12 anni ed è molto intelligente».<br />
Benedetta adora invece <i>Il club delle baby sitter</i>. E Damiano non ha dubbi. <i><b>Il castello di Zampaciccia Zanzamiao</b></i> pare che sia un capolavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://www.ultimenotizieflash.com/wp-content/uploads/2015/07/agatha-mistery.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="367" data-original-width="778" height="150" src="https://www.ultimenotizieflash.com/wp-content/uploads/2015/07/agatha-mistery.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Agatha Mistery</i>, di Sir Steve Stevenson</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-31158471315166082662017-05-16T07:30:00.000+02:002017-05-17T13:07:00.561+02:00Cosa è meglio NON fare quando pubblichi un libro (Galateo dello scrittore emergente)<br />
<div style="text-align: justify;">
Ieri era il compleanno del mio primo romanzo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per festeggiarlo, torno con una puntata del <i><a href="https://diariodiunascribacchina.blogspot.it/2015/04/galateo-dello-scrittore-emergente-5.html">Galateo dello scrittore emergente</a></i>. Perché, naturalmente, il giorno della pubblicazione dell'<i>Angelo</i>, ho fatto tutto ciò che segue.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-iSv30d-cdGA/U7VMq0TshqI/AAAAAAAAB5A/tFZNxRfTGPw/s1600/snoopy-newnovel.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="229" src="https://4.bp.blogspot.com/-iSv30d-cdGA/U7VMq0TshqI/AAAAAAAAB5A/tFZNxRfTGPw/s1600/snoopy-newnovel.png" width="320" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">1) Fotografia assumendo un'espressione pensosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Chiaro. Tu che fino al giorno prima riempivi Facebook e Instagram di smorfie improbabili, selfie a boccuccia di rosa e risate sguaiate con gli amici, ti ritrovi a guardare intensamente la fotocamera sperando che ricambi lo sguardo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">2) Ricerca ossessiva in libreria.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Una cosa che tutti sanno: quando esce un libro, l'autore passerà in libreria a controllare che ci sia davvero. C'è? Siamo sicuri? Non è che c'è stato un problema con la distribuzione, la motorizzazione, la dizione?</div>
<div style="text-align: justify;">
Una cosa che nessuno sa: quando è uscito il mio libro, sono entrata in libreria una volta. Uh! Il libro c'era. Accidenti, sì: era sullo scaffale. Oh, accidenti. E c'erano due ragazze lì davanti, che si stavano dando dei consigli di lettura. Una diceva all'altra: "Sai, dovresti provare la saga di <i>Fallen</i>". L'altra elencava titoli su titoli. Appena sono state zitte, io ho detto in un'unica parola: "doveteprovarealeggerequestoèpropriocarinolhoscrittoio". E sono scappata vergognandomi come Snoopy che riceve una lettera di rifiuto.<br />
Non l'ho fatto più, giuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">3) Spam come se non ci fosse un domani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Tutti devono sapere che hai scritto un libro, giusto? Sarà meglio scriverlo su Facebook con un post approfondito. E poi ribadirlo. Creare una pagina. Invitare tutti i tuoi contatti. Attendere 30 secondi. 29. 28. 27... Scrivere un altro post dichiarando che probabilmente sarai compreso solo dai posteri.</div>
<div style="text-align: justify;">
(Scherzo: questo non l'ho fatto. Ma solo perché mi stavo ancora nascondendo dalle due ragazzine della libreria).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">4) Copia-e-incolla selvaggio del link alla pagina del romanzo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Facendo esattamente così:</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="fb-page" data-adapt-container-width="true" data-hide-cover="false" data-href="https://www.facebook.com/Di-me-diranno-che-ho-ucciso-un-angelo-594180360615634/" data-show-facepile="true" data-small-header="false">
<blockquote cite="https://www.facebook.com/Di-me-diranno-che-ho-ucciso-un-angelo-594180360615634/" class="fb-xfbml-parse-ignore">
</blockquote>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<iframe allowtransparency="true" frameborder="0" height="214" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/page.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FDi-me-diranno-che-ho-ucciso-un-angelo-594180360615634%2F&tabs&width=340&height=214&small_header=false&adapt_container_width=true&hide_cover=false&show_facepile=true&appId" style="border: none; overflow: hidden;" width="340"></iframe>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ok, torniamo seri, anche solo per qualche riga.<br />
Vorrei dire <b>grazie </b>a voi che avete letto il mio libro. E vorrei anche dire grazie al mio libro che, in questi primi quattro anni di vita, mi ha permesso di conoscere persone straordinarie. Che spero di vedere tutte sabato, al <b>Salone del Libro di Torino</b>!<br />
<br />
p.s.: per chi se la fosse persa, la prima puntata<i> </i>è qui: <i><a href="https://diariodiunascribacchina.blogspot.it/2015/04/galateo-dello-scrittore-emergente-5.html">Galateo dello scrittore emergente: 5 comportamenti da evitare</a></i>
</div>
<div style="text-align: right;">
<i>A rileggerci,</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Gisella</i></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-37151138644279178422017-04-18T07:30:00.000+02:002017-04-18T07:30:04.215+02:00La seconda volta non si scorda mai<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">La prima volta era sotto Natale.
Il mio editore ha un certo senso dell'umorismo, perché è appena passata Pasqua, ed eccoci qua. Si può dire, adesso. <b>Ho firmato il contratto per il secondo libro. Uscirà in autunno. </b>Sempre per <b>Rizzoli</b>.</span><br />
<div>
<span style="font-family: arial, helvetica; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: arial, helvetica; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">Sono passati quattro anni dal primo. </span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">Il romanzo dell'angelo ha significato molte cose per me. Soprattutto <b>incontri</b>. In questi anni ho conosciuto lettori e scrittori che mi hanno seguito fino a qui, tra amicizie su Facebook, su Blogger, e fuori, nonostante la mia timidezza cronica da social network e la mia somma abilità, di persona, nel dire la cosa sbagliata nel momento sbagliatissimo. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">Vi ringrazio per esserci stati, per esserci ancora.
</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;">Ma prima di lanciarci sul nuovo, <b>stasera alle 20.45 allo Spazio Polaresco</b>, a Bergamo, facciamo una chiacchierata sul romanzo passato. Con me ci sarà l'amico e poeta <b>Nicola Rumi Crippa</b>.
</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica"; font-size: 14px; white-space: pre-wrap;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowtransparency="true" frameborder="0" height="544" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FCollettivoZorba%2Fposts%2F1850958051837112&width=500" style="border-style: none; border-width: initial; overflow: hidden;" width="500"></iframe></div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-33081164801786874942016-12-30T12:51:00.000+01:002016-12-30T12:51:08.200+01:00Fiaba d'inverno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Scrivere fiabe è un modo per riordinare la realtà.<br />
Perché le fiabe non insegnano che esistono i mostri. Le fiabe insegnano che i mostri possono essere sconfitti.<br />
Il mostro peggiore, quello di cui abbiamo più paura, è il mostro che noi temiamo di avere dentro.<br />
<br />
Così nasce <i>La luna, lo spazzacamino, e quel bambino di fumo chiamato Dodò</i>, una fiaba pubblicata a Natale sul "Corriere della Sera".<br />
Ve la lascio qui, dedicandola a tutti coloro che hanno un Dodò, ma nessuno che sa vederlo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/--VYIUHiD9pY/WGZJ6CCPjaI/AAAAAAAAAw0/XwgtfiUpJOITxnN9GFlv1KBc7sQYjTbKgCLcB/s1600/4301.0.1151397520-0011-kTTF-U432702653078581uF-1224x916%2540Corriere-Web-Bergamo-593x443.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://3.bp.blogspot.com/--VYIUHiD9pY/WGZJ6CCPjaI/AAAAAAAAAw0/XwgtfiUpJOITxnN9GFlv1KBc7sQYjTbKgCLcB/s320/4301.0.1151397520-0011-kTTF-U432702653078581uF-1224x916%2540Corriere-Web-Bergamo-593x443.jpg" width="320" /></a></div>
<i>"Accade che una sera, quando Aldo scese da una canna fumaria, apparve accanto a lui un bambino di fumo. Questo strano bimbo non era sporco. Era proprio fatto di fumo nerissimo e inafferrabile. Aldo protese le mani per toccarlo e il fumo si disperse nell'aria."</i><br />
<i><br /></i>
Leggi la fiaba qui: <a href="http://bergamo.corriere.it/notizie/cultura-e-spettacoli/16_dicembre_24/13-bergamo-documentoacorriere-web-bergamo-27c60904-c9d0-11e6-bc56-f60257ccfa3f.shtml"><i><b>La luna e lo spazzacamino</b></i></a>Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-532345137547513469.post-86329175531693830382016-11-16T08:00:00.000+01:002016-11-23T00:26:43.370+01:00Leggevo, leggo, leggerò #3<span style="text-align: justify;">Chi mi conosce sa che soffro di schizofrenia letteraria. Leggo di tutto, a seconda dell'umore o della necessità. Leggo per distrarmi, per divertirmi, per capire, per ritrovare qualcosa che avevo perso.</span><br />
<div>
<div style="text-align: justify;">
Capita spesso che nello stesso mese si alternino fiabe, classici di qualsiasi epoca, chick-lit, fantasy, saggi, bestseller internazionali o volumi meno sconosciuti.</div>
</div>
<div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Ecco i tre LLL della settimana.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://thumbs.ebaystatic.com/images/g/5r4AAOSwHgVW7zZ0/s-l225.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://thumbs.ebaystatic.com/images/g/5r4AAOSwHgVW7zZ0/s-l225.jpg" /></a><span style="color: #990000;">Leggevo</span></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Omero, </b><i style="font-weight: bold;">Iliade</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ho compiuto sedici anni mi sono detta: leggerò tutti i libri di cui ho sempre sentito parlare ma che non ho mai aperto. Da allora divoro classici. L'<i>Iliade</i>, il libro-culla della nostra letteratura, non si era mai posata sul mio scaffale. L'ho fatto ora, amando la bellissima traduzione di Maria Grazia Ciani come potrei amare un uomo.<br />
Sono note le parole di Ettore ad Andromaca, la furia di Achille contro Ettore, la commozione di Achille di fronte a Priamo. <b>Ma quanto sono belli anche alcuni brani meno conosciuti! </b>Diomede che in battaglia ferisce Ares, il dio della guerra in persona! Paride che da Afrodite viene sottratto alla morte e, salvo e al sicuro, viene colto dal desiderio più naturale del mondo: fare l'amore con Elena. Elena, tragica figura inascoltata. Achille, malinconico e furioso, implacabile e consapevole del proprio destino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, ora che ne parlo, mi viene voglia di rileggerla.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-D9QoB657un8/WBr7vo_ce6I/AAAAAAAAAv0/eNfWhujDHCUEyoet-OkmYRNgF_qUvz3tgCLcB/s1600/inseparabili.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-D9QoB657un8/WBr7vo_ce6I/AAAAAAAAAv0/eNfWhujDHCUEyoet-OkmYRNgF_qUvz3tgCLcB/s200/inseparabili.jpg" width="130" /></a></div>
<span style="color: #990000;">Leggo</span><br />
<b>Alessandro Piperno, <i>Inseparabili</i></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mi vergogno un po' a dirlo, ma non avevo mai letto nulla di Piperno. Lo conosco solo per gli articoli che scrive per la "Lettura" del "Corriere della Sera". E che, manco a dirlo, sono pieni di <b>quel misto di ironia e spessore che mi tiene inchiodata alla pagina</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Altra confessione: <i>Gli Inseparabili</i>, inizialmente, mi ha infastidito. Abituata all'umorismo più sottile ed equilibrato degli articoli, il romanzo mi sembrava alla ricerca della risata grossolana.<br />
Poi mi ha catturato la capacità di Piperno di creare personaggi schizofrenici, drammatici, esilaranti e al tempo stesso coerenti. Le dinamiche di coppia sono insieme assurde e reali. Il ritmo incalza. Voglio sapere come va avanti.</div>
<br />
<span style="color: #990000;">Leggerò</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Sul mio comodino si affollano libri che voglio leggere da una vita, e volumi che ho appena scoperto e mi hanno subito incuriosito. Tra questi, <i><b>Vietato leggere all'inferno</b></i>, di <b>Roberto Gerilli</b>. Conosciuto perché conosco la casa editrice, Speechless. Parla di un mondo dove la lettura è illegale. Se mi ci trovassi, sarei nei guai. </div>
<div style="text-align: justify;">
Seguirà <b>Elvira Serra</b>: direi che è ora di lasciarmi trasportare dal vento.<br />
E poi, visto che ultimamente mi sono appassionata alla psicologia e al tempo stesso all'<i>Iliade</i>, direi che potrebbe essere una bella trovata godermi l'<b><i>Odissea</i></b> e subito dopo <i><b>Il complesso di Telemaco</b></i>, di Massimo Recalcati, un saggio sul nostro tempo è sul nostro sentirci orfani di un padre (principio regolatore del cosmo) che non torna a darci una regolata.</div>
<div style="text-align: justify;">
E <i><b>La dama e l'unicorno</b></i>? L'ho trovato al Libraccio scontato del 50% e non ho saputo resistere.<br />
Insomma, la mia lista è sempre difficile da smaltire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-oFH-oFRSzvA/WCuBgZZZEFI/AAAAAAAAAwM/SpalLA2S-fIIC1V7elrJuXdEGuB7jvBFgCLcB/s1600/FullSizeRender.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-oFH-oFRSzvA/WCuBgZZZEFI/AAAAAAAAAwM/SpalLA2S-fIIC1V7elrJuXdEGuB7jvBFgCLcB/s400/FullSizeRender.jpg" width="400" /></a></div>
<span id="goog_1670701028"></span><span id="goog_1670701029"></span><br /></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<b>E voi? Quali di questi libri conoscete? </b><br />
<b>Cosa state leggendo in questo periodo?</b><br />
<br /></div>
</div>
</div>
Gisella Laterzahttp://www.blogger.com/profile/12227069528110551173noreply@blogger.com0